Carissimi Amici,
siamo a Natale sempre caro ed atteso nonostante il tempo di difficile che stiamo vivendo a motivo della pandemia causata dal Covid – 19 che ha messo a dura la prova tutta l’umanità. In questa umanità ferita, preda dalla paura e contrassegnata dall’incertezza e dalla provvisorietà, irrompe la lieta notizia recata ai pastori dall’Angelo del Signore nella notte di Natale: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia…Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2, 10.15). Sono parole che contengono un messaggio di speranza per tutta l’umanità.
Un messaggio che invita ad avere coraggio a non temere perché Dio viene a condividere la nostra vita e ha insegnarci che la paura, le difficoltà, le sofferenze si superano non restando chiusi nel proprio egoismo, ma insieme aprendoci agli altri e vivendo la gratuità dell’amore nel servizio attraverso gesti di solidarietà. Natale è festa di solidarietà tra Dio e l’uomo e anche tra gli uomini tra di loro guidati dalla luce dell’amore che si diffonde dalla grotta di Betlemme. Questo è Natale: una notte che si trasforma in luce per illuminare la nostra vita e ricordarci la certezza incrollabile che non siamo più soli, perché Dio è con noi.
Papa Francesco nella preghiera dell’Angelus di domenica scorsa ci ha ricordato:
«Il Natale, ormai vicino, sia per ciascuno occasione di rinnovamento interiore, di preghiera, di conversione, di passi avanti nella fede e di fraternità tra noi. Guardiamoci intorno, guardiamo soprattutto a quanti sono nell’indigenza: il fratello che soffre, dovunque si trovi, il fratello che soffre ci appartiene. È Gesù nella mangiatoia: chi soffre è Gesù. Pensiamo un po’ a questo. E il Natale sia una vicinanza a Gesù in questo fratello e in questa sorella. È lì, nel fratello bisognoso, il presepe al quale dobbiamo recarci con solidarietà. Questo è il presepe vivente: il presepe nel quale incontreremo davvero il Redentore nelle persone che hanno bisogno. Camminiamo pertanto verso la Notte Santa e attendiamo il compiersi del mistero della Salvezza».
La luce del Natale guidi i nostri passi sulle strade dell’amore perché il Bambino Gesù possa nascere nel cuore di ogni fratello e sorella che incontriamo mentre siamo in cammino verso Betlemme della nostra vita. In questo tempo di Natale lasciamoci raggiungere dall’umiltà e dalla tenerezza di un Dio bambino per rendere la vita bella, luminosa e capace di generare speranza nel cuore dell’uomo.
Auguri amici che ci seguite da lontano, auguri cari fratelli e sorelle della Diocesi: a coloro che sono visitati dalla sofferenza, alle persone sole, alle famiglie che custodite il dono della vita, ai giovani e ai ragazzi. A tutti auguro, con un grande abbraccio fraterno, che la gioia del Natale invada i vostri cuori. Buon Natale!
+ Guglielmo, Vescovo