Carissimi Amici,
Iniziamo il Nuovo Anno con il desiderio nel cuore di superare il dramma della pandemia causata del Covid-19 che continua a mettere a dura prova l’intera umanità e a generare angoscia e smarrimento.
Il Santo Padre Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, che ha come titolo: «La cultura della cura come percorso di pace», ci esorta a prenderci cura gli uni degli altri per costruire una società fondata su rapporti di fraternità.
Le parole del Papa invitano ad essere audaci costruttori di pace vivendo con spirito di solidarietà per acquisire la sapienza del cuore che aiuta a percepire quanto accomuna tutti gli uomini. L’accoglienza dei fratelli e delle sorelle bisognosi di aiuto non va attuata marcando le differenze, né tanto meno le contrapposizioni, ma promuovendo quanto accomuna tutti: la dignità della persona, la cura dell’appartenenza all’unica famiglia umana, la cura del creato, la cura dei valori umani e religiosi che danno stabilità all’esistenza… Inoltre, per noi credenti, la fede cristiana ci sollecita a riconoscere in ogni persona il prossimo che porta impressa l’immagine di Dio la quale suscita negli uomini di buona volontà una spinta vigorosa ad impegnarsi maggiormente nella solidarietà in opere di bene perché siano create per tutti condizioni di vita rispondenti alla dignità umana.
Lasciamoci guidare dalla luce della presenza di Dio nella nostra vita che è sorgente di amore. Preghiamo perché ci siano concessi il coraggio e la gioia di farci prossimi, cioè capaci di riconoscere Cristo nel volto del fratello accolto.
Il Vangelo ci interpella a vivere la solidarietà nell’amore e solo essa ci donerà la vera pace nel cuore e ci aiuterà a debellare la cultura dell’indifferenza e dello scarto per guardare ai fratelli e alle sorelle che incontriamo nel nostro cammino con lo sguardo del cuore.
Vi benedico di cuore.
+ Guglielmo, Vescovo