“E’ sempre bello potervi incontrare, perchè è un incontro che arricchisce entrambi”. Così ha detto il vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco nel corso dell’incontro on line con i giovani della diocesi di Patti, promosso dal Servizio di Pastorale Giovanile, diretto da don Giuseppe Di Martino, avente per tema “With a burning heart – Con il cuore che arde”. La riflessione è partita dal brano evangelico dei discepoli di Emmaus, incentrato, appunto, su un incontro. “Un racconto di cammino – ha detto il vescovo – segnato da delusione, tristezza, sogni infranti. La cosa più bella è che Gesù cammina con questi due discepoli, non impone il passo, si adegua,segue il loro passo, come segue quello di tutto noi”. “L’immagine del cammino – ha proseguito monsignor Giombanco – è la metafora della vita, perché la vita è un cammino. In questo cammino anche noi alterniamo momenti di gioia a momenti di tristezza e disorientamento. Avvertiamo il bisogno di qualcuno che ci faccia superare questi momenti; la fede nella resurrezione ci fa capire che Gesù, lungo le nostre strade, segue il nostro passo, cammina con noi. E qui c’è la domanda di Gesù, che apre nuovi percorsi di vita, che permette al cuore di ardere: Di che cosa stavate discutendo lungo la via?” “Gesù – ha spiegato il vescovo – si fa compagno di strada lungo i sentieri che oggi giorno percorriamo. Non è solo nostro compagno in Chiesa, ma è viandante con noi, nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella vita personale. Si accosta e indica il cammino da seguire, mentre noi siamo sfiduciati ed incerti”. “Gesù – ha proseguito – indica la sua Parola come risposta alla domanda, a tutte le domande che albergano nel nostro cuore, perché nella sua Parola troviamole risposte che desideriamo”. Monsignor Giombanco ha, quindi, esortato i giovani “a camminare con Gesù, perché solo camminando con lui possiamo restare con lui. Si realizza quel desiderio che alla fine del racconto i discepoli esprimono in modo accorato: Resta con noi, Signore. Gesù è sempre presente, anche se in maniera diversa, e vuole essere riconosciuto da Risorto”. “Dobbiamo riconoscere il Signore – ha concluso il vescovo -. Questo riconoscimento permette al cuore di ciascuno di noi di ardere. Possiamo riconoscere Gesù solo se lo crediamo risorto, se ci lasciamo interpellare dalla sua Parola, la accogliamo nella nostra vita e permettiamo ad essa di penetrare nel nostro cuore. Così sperimentiamo che Gesù siede a tavola con noi, continua a spezzare il pane, richiamando quel gesto d’amore compiuto sulla croce. Se arde il nostro cuore, faremo ardere anche quello dei nostri fratelli”.
A conclusione dell’incontro, don Giuseppe Di Martino, ringraziando, ancora una volta, il vescovo “perché è sempre vicino ai giovani” e ribadendo quanto “sia bello incontrarsi sebbene a distanza”, ha anticipato che il prossimo incontro si terrà il 18 giugno.
Nicola Arrigo