Eccellenza Reverendissima e Carissima Mons. Carmelo Ferraro,
Sono veramente felice di essere questa mattina voce delle Chiese di Patti e di Agrigento che si stringono, con tanto affetto, attorno a Lei nella fausta ricorrenza del 90° compleanno. Oggi con Lei ringraziamo il Signore per il dono della vita e per i tanti benefici che il Dio buono ha elargito alla Sua persona e tramite Lei alla Chiesa.
La festa di compleanno suscita sempre sentimenti di gioia, di gratitudine e di stupore ed è naturale condividerli con le persone care, che si vogliono bene e noi, oggi siamo qui, perché La vogliamo bene.
Tutti siamo legati a Lei da vincoli di affetto, di ministero, di sincera e fraterna amicizia:
i Confratelli Vescovi presenti, il Card. Paolo Romeo, Mons. Salvatore Gristina, Mons. Salvatore Muratore, Mons. Ignazio Zambito, Mons. Alessandro Damiano Arc, di Agrigento con una qualificata rappresentanza di presbiteri e diaconi, Mons. Pietro M. Fragnelli, Mons. Rosario Gisana, il presbiterio di Patti, le religiose, la comunità del Seminario diocesano, i Suoi familiari, le Gentili Autorità e i tanti fratelli e sorelle che hanno avuto la gioia e l’onere di condividere con Lei un tratto di strada. A tutti il mio grato e fraterno saluto.
Oggi respiriamo l’aria di una festa di famiglia perché riconosciamo in Lei il padre che rivede sempre con gioia fratelli e figli. Nessuno si meravigli, quindi, se mi rivolgo a Lei senza adoperare alcun titolo onorifico, chiamandola semplicemente «Padre Carmelo» Padre è il termine che esprime in maniera chiara – come in trasparenza – il volto di Colui che è Padre di tutti. Carmelo è il nome con il quale il Signore l’ha chiamata quando Le ha comunicato il dono della vita e l’ha inserita nella sua famiglia; Carmelo l’hanno chiamata i suoi genitori fino a quando il Signore li ha voluti accanto Sé perché fossero a Lei vicino in una maniera nuova, misteriosa e ugualmente reale. Con lo stesso nome il Signore l’ha chiamata a seguirlo nella via del sacerdozio e nell’episcopato per preparargli un popolo ben disposto.
Lei in tanti anni di vita sacerdotale ed episcopale, vissuti in maniera esemplare, ha espresso la paternità con grande semplicità, umiltà e spirito di servizio. Oggi che ha raggiunto il bel traguardo dei 90° anni di età, guardando Lei, pensiamo ai patriarchi della Bibbia, felici di aver servito il Signore e in possesso dello spirito di saggezza; erano per tutti testimonianza vivente di ricchezza di umanità, di esperienze di vita e di profonda sapienza.
Perciò gli auguri che Le formuliamo li trasformiamo in gratitudine. Grazie «Padre Carmelo» per il Suo esempio di fedeltà, per la Sua testimonianza di pastore orante, per il Suo spirito di autentico servizio, per la Sua semplicità di vita, per la Sua affabile bontà, per la Sua azione, discreta, e paziente, sempre orientata al bene della nostra Chiesa e al servizio dei fratelli.
Papa Francesco nel bel messaggio in occasione della II Gionata Mondiale dei Nonni e degli Anziani del luglio scorso, cosi scrive: «gli anziani sono segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce la vita in abbondanza. Benedetta la casa che custodisce un anziano!». Noi Chiesa di Patti siamo fieri e felici di averla tra noi, in questa casa e siamo certi che la Sua presenza attira la benedizione di Dio e dona vita. La custodiamo con tanto affetto e con il sostegno della preghiera e Le diciamo ancora grazie per gli ottimi semi di bene che ha seminato nella nostra Chiesa durante il Suo fecondo e appassionato servizio episcopale. Facendo memoria di quegli anni possiamo benissimo esclamare le parole del salmo 18 «La tua bontà ci ha fatto crescere».
Carissimo Padre Carmelo, Le auguriamo tutto il bene che il Suo cuore di padre e di pastore desidera e Le sia sempre di conforto la presenza materna di Maria del Tindari di cui Lei è tanto devoto. Auguri con grande affetto Le diciamo: ad multos annos et feliceter totidem vivas.
+ Guglielmo Giombanco, vescovo