Un centinaio di coppie di fidanzati della diocesi di Patti hanno partecipato, nella chiesa “Maria Santissima di Czestochowa” di Rocca di Caprileone, all’incontro “E’ l’amore che ci rende forte”, voluto dal vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco, e preparato dal Servizio di Pastorale della Famiglia, diretto da don Calogero Tascone, con la preziosa collaborazione e alla calorosa accoglienza del parroco, don Gaetano Vicario, e della comunità di Rocca. E’ stata un’”occasione forte”, all’inizio della Quaresima, di preghiera, riflessione e fraternità. Durante l’omelia della messa, da lui presieduta, il vescovo ha sottolineato che l’incontro “è un’occasione per pregare e per ringraziare il Signore per il dono dell’amore e per riflettere sul cammino verso il sacramento del matrimonio, cammino che ben si addice al tempo liturgico che stiamo vivendo”. Prendendo spunto dal racconto evangelico delle tentazioni subite da Gesù, monsignor Giombanco ha rimarcato che “la tentazione ha il compito di distogliere da un progetto, da un sogno, ci sottrae qualcosa che ci è cara e che fa bene alla nostra vita, qualcosa che viene tolta al nostro cuore”.
Si è, quindi, soffermato sulle “tentazioni per i fidanzati” durante la preparazione ad una scelta così bella e importante”: “Non sentirsi amati abbastanza; mancanza di fiducia; non guardare al futuro con speranza”. “Il fidanzamento – ha aggiunto – è il tempo in cui s’impara l’arte di fare spazio all’altro/a per amore. Ciò è possibile solo se si rinuncia a parte di sé stessi, con la coscienza del dono di chi ci sta accanto. Uomo e donna, infatti, sono dono l’uno all’altra nella reciprocità e riscoprono, ogni giorno, la bellezza della grande opera di Dio che si realizza nell’amore”. Ha, quindi, insistito sull’importanza dell’ascolto di se stessi e dell’altro/a: “Più vi ascoltate, più vi conoscete, più vi conoscete più vi amate”. “E’ necessario – ha affermato il vescovo – sperimentare sempre la necessità di un amore vero, che implica anche accoglienza, sacrificio, sopportazione, capacità di andare avanti nelle difficoltà. Così l’unione sarà sempre bella, fresca, perché nata e costruita sull’amore vero”. “Nella vita – ha concluso monsignor Giombanco – tutto passa; una sola cosa resta: l’amore vero e sincero, che fa dilatare il cuore. la Quaresima ci chiede una sola cosa: consegnare a Dio il proprio cuore. se voi fidanzati consegnerete a Dio il vostro cuore sarete capaci di consegnare il cuore l’uno all’altra”.
Alla fine della messa, i coniugi Dino Frusteri e Rosetta Naso, di Sant’Agata Militello, hanno proposto la loro testimonianza sul percorso del fidanzamento, sulla vita coniugale, sulla centralità di Dio nella loro vita, sul senso profondo dell’amore, su come affrontare ed andare oltre le situazioni difficili.
Quindi, il vescovo si è soffermato con ciascuna coppia di fidanzati presente, a cui ha consegnato il testo di riflessioni sul Vangelo del giorno per i Tempi di Quaresima e Pasqua (Anno A), “….perchè abbiano la vita”, preparato del Centro Diocesano Vocazioni.
Infine, nell’ampio salone parrocchiale c’è stato un momento di fraternità.
Nicola Arrigo