Nel Centro Pastorale “Madonna del Tindari” di Castell’Umberto, si è riunito il Consiglio Pastorale della diocesi di Patti. I lavori, guidati dal nostro Vescovo, si sono aperti con la preghiera dei Vespri, durante la quale i nuovi direttori degli Uffici Diocesani hanno prestato giuramento sull’impegno al segreto di ufficio. Quindi, nel salone “Monsignor Pullano”, il nostro Vescovo ha anticipato le linee portanti della nuova lettera pastorale “Attorno alla stessa mensa con Gesù” che sarà presentata e consegnata alle comunità parrocchiali, agli istituti religiosi, a gruppi, movimenti e associazioni, nella seconda giornata dell’Assemblea Ecclesiale che si terrà nella Concattedrale “Santi Martiri del XX Secolo”, a Patti, il 17 ottobre.
Monsignor Vescovo, che ha tenuto a ringraziare i direttori uscenti degli uffici, invitati alla riunione, si è soffermato principalmente sulle tre proposte, indicate dalle Linee Guida della Cei, su cui nel nuovo anno pastorale la nostra diocesi incentrerà l’impegno: la formazione alla fede e alla vita, la sinodalità e la corresponsabilità, la missione secondo lo stile della prossimità. Il Pastore della nostra Chiesa ha ribadito che “la formazione deve accompagnare tutte le età della vita e non può essere relegata solo alla preparazione ai sacramenti”. Richiamando “il dovere educativo dei genitori”, il vescovo propone ai catechisti e ai parroci “di avviare percorsi di incontri di fede nelle famiglie dei ragazzi che frequentano la catechesi, con momenti di ascolto della Parola, di riflessione sull’importanza della fede e nella vita personale e familiare. Un vero itinerario di formazione alla vita cristiana che coinvolga le varie età della vita. Non dobbiamo dimenticare che il Cristianesimo è nato in una famiglia – Nazareth – e rinascerà nelle famiglie che accolgono la luce della fede al proprio interno”.
A proposito della formazione alla sinodalità permanente e responsabile, monsignor Guglielmo ha anticipato la richiesta a tutte le realtà ecclesiali della diocesi di approfondire, con stile sinodale, la Costituzione del Concilio Vaticano II “Lumen Gentium” sulla Chiesa, “perché insieme possiamo riscoprire la bellezza dell’essere popolo di Dio in cammino nella storia e comprendere la grandezza della nostra vocazione nella Chiesa iniziata con il Battesimo”.
Per quanto concerne la prossimità, il vescovo ha incoraggiato“ad accrescere l’impegno di carità per continuare a spezzare il pane della condivisione evangelica per nutrirci gli uni degli altri del Signore che si fa prossimo e ci raduna attorno a sé”. Ha fatto un riferimento particolare alla domenica “giorno in cui le persone sole, ammalate, anziane, bambini poveri, immigrati, avvertono in modo forte la loro solitudine e i disagi. Sarebbe una bella testimonianza di fede poter dire a una persona sola “Resta con noi a tavola”
Il Vescovo ha fatto riferimento anche alla sua prima Visita Pastorale nelle comunità parrocchiali. “Anche io – ha evidenziato – come pastore della nostra Chiesa sono chiamato a mettermi sulle strade della diocesi per accompagnare il cammino di tutti voi e al tempo stesso essere accompagnato da voi”.
Infine, la preparazione al Giubileo del 2025, secondo quanto “chiesto” da Papa Francesco, “un anno, il 2024, che sia dedicato alla preghiera, affinchè sia un tempo di attesa orante che rinnova nel cuore il desiderio di stare e vivere in comunione con il Signore”.
E’ seguito il dibattito, che ha proposto vari spunti di riflessione e di cui sicuramente monsignor Vescovo terrà conto nella stesura definitiva della lettera pastorale.
Nicola Arrigo