Dal 18 al 25 gennaio celebreremo, come ogni anno, l’Ottavario di preghiera per l’unità fra i cristiani. Il tema è tratto da Lc 10,27: “Amerai il Signore Dio tuo… e il prossimo tuo come te stesso”. “L’impegno ecumenico si fonda sulla conversione dei cuori e sulla preghiera…. Con la grazia dello Spirito Santo, i discepoli del Signore, animati dall’amore, dal coraggio della verità e dalla volontà sincera di perdonarsi a vicenda e di riconciliarsi, sono chiamati a riconsiderare insieme il loro doloroso cammino e quelle ferite che esso continua purtroppo a provocare anche oggi ” ( cf. Ut unum sint, 1)
” I cristiani – sottolinea don Ciro Versaci, direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso” – sono chiamati ad agire come Cristo, ad amare come il buon samaritano, mostrando misericordia e compassione verso chi è nel bisogno, a prescindere dalla sua identità religiosa, etnica o sociale. La forza che spinge a soccorrere chi è nel bisogno non deve risiedere nel fatto di condividere la medesima identità, ma nel fatto di considerarlo prossimo “.