“Presi per mano”. A Santo Stefano di Camastra il campo – scuola dei giovanissimi e giovani dell’Azione Cattolica

“Presi per mano” é stato il titolo del campo-scuola proposto dal settore giovani diocesano di Azione Cattolica della diocesi di Patti, tenutosi nella casa delle Suore Collegine a Santo Stefano di Camastra, che ha coinvolto una cinquantina di giovanissimi e giovani provenienti da 15 paesi della diocesi, per stringere nuove e intense amicizie, creare legami duraturi e vivere intense esperienze di fede.

Il tema portante è stato la fiducia: 

“Fiducia in noi stessi – sottolineano i due vice presidenti diocesani Emerenziana e Alex – che ogni tanto perdiamo, facendoci sopraffare dal senso di scoraggiamento e di inferiorità nei confronti di un mondo che ci vorrebbe perfetti; fiducia negli altri, in chi ci sta accanto, in chi è a noi più prossimo e che, spesso, ignoriamo; fiducia nel mondo, con la speranza che le cose, grazie alla nostra azione missionaria, possano cambiare sempre in meglio; fiducia in Dio, quella che non dobbiamo mai perdere, perché chi ha fede non è mai solo”.

Nel corso delle giornate, in un percorso di crescita personale e collettiva, ci si è soffermati sul luminoso esempio di quattro testimoni di fede e carità: Biagio Conte, la serva di Dio Irma Scrugli, il beato Pier Giorgio Frassati e Mattia Villardita, un giovane che tra i reparti di pediatria degli ospedali ridona un sorriso ai bambini facendo loro conoscere Spiderman, il super eroe amato da tutti. 

Ognuno dei ragazzi ha lasciato un’impronta nel cuore degli altri; ognuno ha condiviso la bellezza che si porta dentro e tutti si sono messi a servizio dei “compagni di viaggio” con tatto e con delicatezza che serve per entrare nella fragilità degli altri. Durante la liturgia penitenziale, accompagnati dall’assistente del Settore Giovani, don Calogero Tascone, ci si è riconosciuti come “vasi fragili”, all’interno dei quali ognuno custodisce un tesoro immenso, e ai piedi di Gesù, nell’adorazione eucaristica nel santuario del Letto Santo, ognuno ha posto le proprie paure e preoccupazioni, sicuro che il suo grande amore non abbandona mai.

Tra canti, balli, risate ed emozioni il campo è stato ancora una volta un momento per ricaricarci e incamminardi con il giusto entusiasmo verso il nuovo anno associativo che sta per iniziare. “Il vero campo-scuola, infatti, – concludono Emerenziana e Alex – comincia adesso, nella nostra quotidianità, nella quale ognuno di noi è chiamato a prendere il largo per essere testimone di Cristo nel mondo”.