Tradizionale scambio di auguri del nostro Vescovo Guglielmo con i curiali, i canonici del Capitolo Cattedrale e con i direttori degli uffici diocesani. È stato il Vicario Generale, don Basilio Rinaudo, a porgere, a nome di tutti, gli auguri al nostro Pastore, prendendo spunto dal Salmo 95, con il suo invito alla lode universale per il “venire silenzioso” della gloria di Dio.
Don Rinaudo ha sottolineato che «questo venire di Dio continua attraverso i secoli. Dove c’è la fede, dove la sua parola viene annunciata ed ascoltata, Dio raduna gli uomini e si dona. Egli “viene”». L’augurio dunque affinché «il canto nuovo degli angeli diventi il canto di tutti noi che, in modo sempre nuovo, possiamo cantare con la nostra vita e con il nostro servizio pastorale la venuta di Dio come bambino e, a partire dal nostro intimo, diventare lieti “come gli alberi della foresta che acclamano al Signore che viene”».
Monsignor Vescovo, riprendendo la frase di don Primo Mazzolari, già citata nel suo messaggio di auguri alla diocesi, ha rimarcato come il Natale sia una festa di famiglia, evidenziando che «la Chiesa diocesana è una grande famiglia, in cui ciascuno è chiamato ad offrire la propria collaborazione e a mettere il proprio impegno». Ha fatto riferimento anche all’Anno Giubilare: «La porta santa che si apre indica a tutti noi la strada da percorrere per arrivare a Cristo e poterlo così portare a tutti. La porta aperta si contrappone alle tante porte chiuse del mondo ed anche personali, che noi, con il nostro servizio e la nostra testimonianza, siamo chiamati ad aprire».