Secondo giorno a Roma, del convegno “2025: A.I. confini della comunicazione”, a cura dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei. Lavori molto intensi per focalizzarsi sulla necessità di una comunicazione che favorisca la speranza, incentrata sulla verità, sull’autenticita’ e sulla mitezza e che sappia “ritrovare” storie di bene anche negli angoli più bui , dove si vivono drammi. Una comunicazione che abbia al centro il cuore, che non è un pezzo della persona ma la persona stessa, facendo proprie le parole di San Francesco: “Porgete l’orecchio del cuore”.
Tanti e qualificati gli interventi, che hanno suscitato un animato e costruttivo dibattito. Alessandro Gisotti, vicedirettore della Direzione Editoriale Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, si è soffermato su “Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori”; Antonio Preziosi, direttore del Tg2, su “Il senso del limite”; Marco Ferrando, direttore testate Master di Giornalismo dell’Università di Torino, e Celeste Satta, dello stesso ateneo, su “Meno prodotti più processi”. Infine, molto interessante il “Dialogo con i media Cei’, attraverso il confronto con i tre direttori, Marco Girardo di Avvenire, Vincenzo Morgante di TV 2000-inBlu 2000, Amerigo Vecchiarelli dell’agenzia Sir.
Non sono mancati i riferimenti a San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, di cui oggi ricorre la memoria liturgica, e ai tanti interventi di Papa Francesco sulla tematica, ultimo, in ordine di tempo, il messaggio per la 59^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Il convegno ha fatto da “introduzione” al Giubileo del mondo della comunicazione, che ha avuto una “forte anticipazione” nella Basilica di San Giovanni in Laterano, con la Liturgia Penitenziale (durante la quale è stata accolta la reliquia del cuore di San Francesco di Sales) e la messa internazionale, presieduta da Sua Eminenza Baldo Reina, Vicario Generale per la diocesi di Roma.
Domani sarà un’altra giornata densa di appuntamenti, su tutti il pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro e l’incontro con Papa Francesco nell’Aula Paolo VI.