Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, ci offre la possibilità di una prudente ripresa delle celebrazioni della Settimana Santa senza particolari restrizioni.
Tuttavia, poiché la situazione sollecita ancora tutti a un senso di responsabilità, teniamo presente quanto segue:
- Durante le celebrazioni in chiesa non è più obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si faccia attenzione, però, ad evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che seguono la Santa Messa in piedi e ad utilizzare la mascherina protettiva. Si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; i Ministri, inoltre, continuino a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia, preferibilmente nella mano.
- La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
- Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano. Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e di indossare la mascherina.
- Il Venerdì Santo l’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19 del Messale Romano. Inoltre, come prevede il Messale in caso di grave necessità pubblica, si aggiunga nella preghiera universale la seguente intenzione:
XI. Per quanti soffrono a causa della guerra
- Preghiamo, fratelli carissimi,
- Dio Padre onnipotente,
- per le vittime della violenza e della guerra.
- Confortate dalla consolante presenza del Signore,
- possano ottenere il dono della salvezza e della pace.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
- Dio misericordioso e forte,
- che annienti le guerre e abbassi i superbi,
- allontana al più presto dall’umanità orrori e lacrime,
- perché tutti possiamo essere chiamati veramente tuoi figli.
- Per Cristo nostro Signore.
- È possibile riprendere le tradizionali processioni del Venerdì Santo. Si faccia attenzione, però, ad evitare assembramenti specialmente all’uscita della Chiesa e tra le persone che, eventualmente, seguono il tragitto processionale per le vie del paese. Si raccomanda, inoltre, l’uso della mascherina protettiva. Dove è tradizione portare in processione diverse immagini sacre in vie e strade strette, è opportuno per quest’anno ridurre il numero delle “varette” e scegliere un percorso alternativo di strade più ampie che possano favorire il distanziamento. Qualsiasi decisione, in ogni caso, va concordata con l’autorità locale.
- La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
- Non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19.
La celebrazione della Pasqua del Signore sia per tutti noi occasione per annunciare con gioia la vittoria di Cristo sulla morte. È il primo e il più grande atto di carità per gli uomini del nostro tempo che, per affrontare le difficoltà della vita, hanno bisogno di una speranza che non deluda.
Il Vicario Generale
Sac. Basilio Rinaudo