Saranno circa 200 i fedeli della nostra diocesi che parteciperanno, assieme a quelli provenienti dalle altre Chiese di Sicilia, ad Assisi, alla cerimonia di consegna, da parte della nostra Regione, dell’olio che alimenterà giorno e notte lampada votiva posta sulla tomba di San Francesco. Un centinaio prenderanno parte al pellegrinaggio, guidato dal Vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco e organizzato da don Giuseppe Pichilli, direttore dell’Ufficio Diocesano Sport, Turismo e Tempo Libero, e partiranno l’1 mattina alla volta dell’Umbria. Altri, provenienti da vari comuni della diocesi, presenti anche alcuni sindaci, raggiungeranno Assisi nei giorni successivi.
I pellegrini visiteranno anche Cascia, Spoleto e, nel Santuario della Spogliazione, ad Assisi, pregheranno sulla tomba del Beato Carlo Acutis e parteciperanno alla celebrazione della messa.
Molto intense saranno le giornate del 3 e 4 ottobre nella città del Santo patrono d’Italia. Il 3, alle 14,30, nella Chiesa della Spogliazione, ci sarà il saluto dei Vescovi alla delegazione Sicilia; alle 18, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, solenne celebrazione dei Primi Vespri “nel transito di San Francesco”, presieduti da monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo. Durante la celebrazione, la Cesi offrirà l’olio e una cesta di prodotti tipici. Nella stessa Basilica, alle 21,30, Veglia con i “giovani” pellegrini, presieduta da monsignor Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani, delegato Cesi per i giovani.
Giorno 4, alle 10, nella Basilica Papale di San Francesco – Chiesa Superiore – solenne concelebrazione eucaristica; alle 16, nella Chiesa Inferiore, Vespri Pontificali, presieduti da monsignor Guglielmo Giombanco, Segretario della Cesi “È l’occasione per rivivere insieme nella fede, anche con questa tappa, da pellegrini e forestieri, il mistero del grande pellegrinaggio che è la nostra vita in questo mondo – sottolineano i Vescovi siciliani -. Esso, ancora una volta, ci pone in cammino per decidere nel nostro cuore il santo viaggio, che ogni volta sulle orme di Cristo ci porta a Gerusalemme e, soprattutto, nella casa di Dio nostro Padre. Ad Assisi, infatti, con san Francesco e come san Francesco, vogliamo riscoprire la paternità di Dio che ci fa sentire tutti fratelli e sorelle: Dio Padre ci rende e ci fa vivere da figli immensamente amati da Lui”. “Con lo stile inconfondibile di san Francesco e come san Francesco, vogliamo recuperare l’armonia con il creato – aggiungono – per riconoscere in esso la casa comune che Dio ha donato a tutti i viventi e specialmente a noi perché ce ne prendessimo cura, mentre attendiamo la redenzione completa che la creazione, tutta intera, riceverà in Cristo Gesù quando Dio sarà tutto in tutti. L’esempio cristallino di san Francesco e la sua testimonianza luminosa, che ci ha reso in un tempo oscuro e difficile quanto il nostro, aiuti noi ad essere, qui ed ora, luce del mondo e stelle che brillano nelle tenebre e ci renda testimoni di pace e di speranza per ogni uomo e donna, per annunciare il Vangelo di Dio, sine glossa, più con la vita che con le parole”.
I vescovi concludono: “Questo pellegrinaggio si inserisce molto opportunamente in quella riscoperta sinodale che, come Chiesa universale e nelle diverse Chiese locali, stiamo compiendo per vivere e testimoniare la sapienza e la profezia del nostro essere cristiani credenti e credibili. Anche questa sarà una bella opportunità per camminare sempre più insieme ed andare avanti uniti, senza lasciare indietro nessuno, prendendoci cura gli uni degli altri e tutti insieme dei fratelli in difficoltà, che vivono come scarti nelle periferie esistenziali”.