Inviati ad essere sale e luce della terra
Carissimi Amici,
dopo la pausa estiva riprendiamo il nostro dialogo con la Lettera indirizzata alle famiglie della diocesi. Si apre dinanzi a noi un nuovo Anno pastorale carico di attese e di speranze e con il cuore colmo di gioia sperimentiamo, ancora una volta, la bontà di Dio che sempre elargisce i suoi doni a coloro che confidano in Lui.
Il cammino pastorale di quest’anno presenta come immagine biblica quella del sale e della luce per attuare, con spirito di fede e impegno ecclesiale, alcune proposte che aiutino la nostra Chiesa ad sempre di più presenza che diffonde nella storia il sapore evangelico e la luce della verità.
Questo inizio sarà caratterizzato dalla celebrazione del Mese Missionario straordinario, voluto da papa Francesco. La missionarietà deve aiutare tutti a riscoprire la vocazione battesimale di persone inviate ad annunciare Cristo Gesù e il suo Vangelo.
E’ proprio questo il compito primario che attende ogni uomo e donna per non lasciarsi offuscare la coscienza da falsi valori, non renderla opaca e addormentata con scelte troppo facili e comode, ma custodirla limpida e pura come quella dei piccoli e dei poveri della terra, di quanti non contano, ma sono capaci di solidarietà sincera. A che cosa servirebbe un sale insipido o una luce nascosta? Cristo con la sua morte e la sua resurrezione ha portato sulla terra il Regno di Dio; il cristiano sarà sale della terra condividendo la morte e la sepoltura di Gesù (Cfr. Rom 6); sara’ luce del mondo condividendo il mistero della resurrezione. Gesù propone la differenza cristiana che invita a non cedere alla tentazione dell’omologazione e dei luoghi comuni e suscita nuovi percorsi di vita.
Carissimi, iniziamo il nuovo Anno pastorale custodendo nel cuore il desiderio di testimoniare la vita abitata da Dio perché la Sua luce risplenda nelle nostre opere.
Su tutti voi invoco la benedizione del Signore.
Patti, 30 settembre 2019.
+ Guglielmo, Vescovo