Carissimi Amici,
Il tempo quaresimale che iniziamo ci invita ad intraprendere un cammino di conversione del cuore per accogliere con docilità l’invito di Gesù: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). Si tratta di percorrere un itinerario di preghiera, di ascolto della Parola, di discernimento nella scelte della vita, attraverso il digiuno e la penitenza, per purificare il proprio cuore e orientarlo all’incontro con Cristo. Tutto ciò implica una lotta contro quelle situazioni che impediscono di vivere l’adesione a Dio con cuore puro e di ottenere un’esistenza pacificata.
Oggi dobbiamo aggiungere altre forme moderne di digiuno limitando o evitando l’uso di quelle espressioni di godimento immediato assai diffuse, come i programmi televisivi, l’eccessiva dipendenza dalla navigazione sui social network, il pettegolezzo nelle conversazioni, il gioco d’azzardo e quanto si presenta come diversivo, ma non finalizzato alla nostra crescita umana e spirituale.
Il cammino quaresimale è certamente un percorso che richiede fatica interiore e vigilanza; è un tempo provvidenziale per liberarci dai tanti pesi fastidiosi e inutili che impediscono la realizzazione nella nostra vita di un nuovo “Esodo” che impegna il cuore e la mente e apre la strada della riconciliazione con Dio e con i fratelli.
Per questo è necessario, nel tempo quaresimale, intensificare la preghiera che ci spinge a chiedere a Dio misericordia e sostegno nel cammino di conversione. Il desiderio della conversione attesta la perenne giovinezza della fede cristiana sempre pronta a rinnovarsi perché radicata nel mistero di morte e di risurrezione di Cristo Signore.
«L’esperienza della misericordia, ‒scrive Papa Francesco‒ infatti, è possibile solo in un “faccia a faccia” col Signore crocifisso e risorto «che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). Un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico. Ecco perché la preghiera è tanto importante nel tempo quaresimale. Prima che essere un dovere, essa esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. Il cristiano, infatti, prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato. La preghiera potrà assumere forme diverse, ma ciò che veramente conta agli occhi di Dio è che essa scavi dentro di noi, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà» (Francesco, Messaggio per la Quaresima, 2020) .
Carissimi, viviamo questo tempo di grazia come una preziosa opportunità per liberare la nostra fede da ogni forma di ambiguità e pigrizia spirituale e chiediamo nella preghiera la luce dello Spirito per imparare a consegnare a Dio il proprio cuore perché venga purificato dal suo amore e dalla sua grazia.
Vi auguro un cammino quaresimale fecondo e Vi benedico di cuore.
Patti, 26 febbraio 2020.
Mercoledì delle Ceneri
+ Guglielmo, Vescovo