Carissimi,
Siamo in cammino verso Betlemme per contemplare il Bambino Gesù che con la sua nascita viene a condividere la nostra vita. Natale è la festa dell’incontro tra Dio e l’uomo nella tenerezza del Bambino che desidera essere riconosciuto, attraverso gesti di amore e di solidarietà, nei fratelli e nelle sorelle che incontriamo nel nostro cammino. Dio si fa uomo perché la vita degli uomini e delle donne esprima la fioritura di una umanità pienamente realizzata perché raggiunta dall’amore di Dio.
Nella notte di Natale ascolteremo nelle chiese queste parole: Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (Lc 2,7). Giuseppe e Maria dovranno accontentarsi di una grotta, un alloggio di fortuna dove tutti possono entrare perché la grotta non ha porte che ne impediscono l’ingresso.
In questo Anno dedicato alla Famiglia il Signore Gesù viene per chiederci di vivere l’accoglienza nell’amore vicendevole che fa fiorire la vita familiare. Solo se ci lasciamo guidare dall’amore superiamo, paure, resistenze, pregiudizi, freddezze, indifferenze e scopriamo la gioia di essere legati gli uni agli altri in un abbraccio di vita.
Anche oggi potrà accadere che per Cristo “non c’è posto”, perché in molte famiglie si sta spegnendo l’amore e si fa fatica a riconoscerLo nel volto di coloro che ci stanno accanto, dei poveri, degli stranieri in cerca di accoglienza ed aiuto, dell’ammalato, dell’anziano solo ed abbandonato, del bambino bisognoso di protezione e di tenerezza, del giovane in difficoltà. Se nelle famiglie il cuore non chiude le porte alla richiesta di amore e di aiuto, allora saranno veramente come la grotta di Betlemme, libere, aperte e disponibili ad accogliere il Divino che farà fiorire l’umano che è in noi, rendendo bella e luminosa la vita.
Auguro alle famiglie di accogliere con gioia il Signore che viene perché la Sua venuta accenda nel cuore di tutti la luce dell’amore.
Buon Natale!
+ Guglielmo, Vescovo