Disegno realizzato da Matilde

Le Lettere

dei Bambini

Antonio Azzurra Matilde Flavia
Roberta Emanuela Erminia Giusy
1^ Elementare Raccuja Maria Pia Nancy e G.

Brolo, 10 Dicembre 2003

Caro Vescovo, sono contento 
di aver ricevuto la tua lettera.
Hai raccontato una bella storiella che ci fa capire
quanto è grande l’amore di Dio.
Dio è venuto sulla terra per mezzo del suo figlio Gesù,
che si è sacrificato sulla croce per i nostri peccati. 
Io penso che Dio è un Padre buono
che perdona i suoi figli 
e ci ama tutti allo stesso modo.
Caro Vescovo, ti chiedo di pregare molto 
per i bambini che soffrono la fame e il freddo 
e che si trovano dove c’è la guerra. 
Anch’io penso molto a loro e
prego che la guerra finisca presto e torni la pace.
Adesso ti saluto e ti auguro un Buon Natale 
e un felice Anno nuovo.
Antonio Giglia

Auguri!

Brolo, 10 Dicembre 2003

Carissimo Vescovo, mi chiamo Azzurra
e sono una bambina di Brolo;
frequento la quinta elementare; vado spesso all’oratorio.
Ti scrivo anche a nome di molti miei compagni.
Siamo stati molto contenti 
quando la suora ci ha consegnato la tua lettera.
L’abbiamo letta con molta curiosità e ci è piaciuta moltissimo.
La storiella del filo di paglia mi ha colpito molto
e mi ha insegnato che l’amore verso Gesù
non si può né spezzare né buttare via.
Con l’aiuto della suore e alcuni ragazzi dell’oratorio
stiamo preparando un recital che presenteremo per Natale.
Non è il primo che facciamo e,
visto l’interesse che tu hai per noi,
saremo felici se tu venissi il giorno 23 dicembre a vederlo.
Puoi ritenerti invitato e se i tuoi impegni te lo permetteranno
sarai il benvenuto.
Siamo anche contenti della festa che si farà il prossimo anno,
hai avuto proprio una bella idea.
Noi bambini saremo tantissimi 
e speriamo di divertirci molto come al grest.
Tu ci dici di pregare per te e per tanti bambini meno fortunati,
noi ti promettiamo che lo faremo.
Se puoi, scrivici ancora. Buon Natale.
Azzurra Lazzaro e Amici

Disegno realizzato da Matilde

Mirto, 20 Dicembre 2003


Carissimo Vescovo, mi chiamo Matilde
e ho otto anni 
e frequento la terza elementare.
Quando ho ricevuto la tua lettera,
ho cominciato a leggerla subito:
ero molto contenta. 
Sono felice che per questo Natale
hai mandato una lettera a tutti noi bambini,
spero che potrai continuare a farlo per tanto tempo.  
La storiella mi è piaciuta molto,
mi ha fatto capire che l’amore di Gesù
 è più importante delle cose che abbiamo
e ci vengono rotte.
Per quanto riguarda la cortesia che mi hai chiesto:
tutte le sere alle mie solite preghiere,
ne aggiungerò qualcuna per Gesù e la Madonna, 
affinché questa Settimana della Fraternità
possa riuscire nel migliore dei modi.  
Adesso, ti devo salutare,
ti mando tanti auguri 
per un buon Natale e felice Anno nuovo
e aspetto tanto un’altra lettera da parte tua.  

Matilde Scarcina

Brolo, 10 Dicembre 2003

Carissimo Vescovo,
a me la sua storiella che ci ha raccontato nella lettera
è piaciuta molto 
perché si ricollega alla realtà di oggi
che molti dicono di essere cristiani 
e poi fanno il contrario,
oppure ci prendono in giro
perché veniamo al catechismo o all’oratorio.
Essa mi ha insegnato
che l’amore di Dio è come un gioiello prezioso
che non si può trascurare o abbandonare 
e che rimane sempre 
anche quando noi ci dimentichiamo di Lui.
Riguardo alla Settimana dalla Fraternità,
penso che sarà molto bello fare una festa
che possa unire tutti.
Noi bambini non vediamo l’ora che arrivi.
Intanto ci prepariamo all’oratorio.
Ti auguro Buon Natale e prego per te.
Flavia Angotta

Auguri!

Brolo, 18 Dicembre 2003

Carissimo Vescovo Ignazio,
il mio nome è Roberta.
La lettera che ci hai mandato a tutti noi bambini 
è bellissima.
Mi ha fatto molto piacere
ricevere gli auguri 
di Buon Natale 2003 e un felice Anno Nuovo.
Il mio pensiero è
che la storiella mi è piaciuta moltissimo
e che le cose anche le più piccole valgono molto.
E se anche abbiamo qualcosa
che per gli altri dicono non vale niente,
noi non li dobbiamo ascoltare.
E dobbiamo tenere lo stesso
come ha fatto il giovane pastore.
Sì questa storiella mi è piaciuta moltissimo
perché parla di Gesù.
Mi ha insegnato molte cose sulla vita di Gesù.
Mi piacerebbe festeggiare il più presto possibile
con i miei amici
e genitori e tutte le altre persone
e tanti bambini la Festa della Fraternità.
Tu ci sarai? Spero di sì.
Ti auguro Buon Natale.
Roberta Siracusano

Brolo, 18 Dicembre 2003

Caro Vescovo Ignazio,
ti ringrazio per aver mandato a noi
i tuoi carissimi saluti.
Sai io ho letto il tuo nome nella “Lettera alle Famiglie”
e ti ho anche visto nella foto all’oratorio.
Mi è piaciuta tanto quella storiella
perché ci ha fatto capire
che anche le cose che non sembrano importanti
lo sono; e come se lo sono!!
Facciamo un esempio con noi bambini:
noi sembriamo poco importanti,
invece non è così.
Noi siamo molto importanti, ma anche voi adulti.
Riguardo alla Settimana della Fraternità,
mi piacerebbe molto festeggiarla con te.
Non vedo l’ora di vederti e almeno salutarti.

Ti prometto che ogni sera pregherò Maria e Gesù,
anche per te e per i bambini poveri,
come tu lo fai per noi.
Un abbraccio dalla tua Emanuela.

Auguri!

Brolo, 19 Dicembre 2003

Carissimo Vescovo,
innanzitutto ti ringrazio e mi presento.
Io mi chiamo Erminia.
Volevo dirti che sono molto d’accordo con te,
perché penso anch’io che Dio ci insegna l’amore vero
e quanto e come siamo amati 
non solo da Lui ma da molte altre persone.
Credo che tu abbia ragione
perché è vero quello che dici
e mi ha fatto molto piacere ricevere e leggere.
Io ti auguro un felice e serenissimo Natale.
Riguardo alla storiella devo dire che mi è piaciuta molto
e mi ha insegnato che l’amore di Dio
non potrà cancellarsi mai,
anche se noi lo tradiamo con il peccato.
Poi riguardo la preghiera volevo dirti
che l’aggiungerò sicuramente e che mi impegnerò
a partecipare, organizzare e coinvolgere molte persone
alla Settimana della Fraternità.
Infine volevo dirti le ultime due cose: 
una che anch’io prego molto per te
e l’ultima che non mi dimenticherò mai 
dei bambini più poveri 
e di quelli che soffrono a causa della guerra.
Ti saluto e ti ringrazio tanto.
Erminia Gullì

Brolo, 19 Dicembre 2003

Carissimo Vescovo Ignazio,
ti ringrazio per la lettera che ci hai mandato.
Siamo molto contenti.
Nella lettera c’era anche una storiella bella,
che ci è piaciuta molto.
Parlava di un giovane pastore 
che andò la notte di Natale
 a vedere Gesù Bambino 
e prese di nascosto un filo di paglia
per conservarlo e portarlo sempre con sé.
Ma i suoi amici gli dicevano
di buttarlo nella spazzatura perché non serviva a niente.
Ma il giovane pastore lo tenne sempre con sé.
Ma un giorno l’amico del pastore 
gli prese il filo di paglia
e lo stropicciò e lo buttò per terra.
Allora il pastore prese il filo di paglia
e vide che era ancora intero, intatto.
Questa storiella ci ha insegnato
che l’amore di Dio non si può cancellare,
perché l’amore di Dio
deve restare nel cuore di tutti gli uomini.
Grazie ancora per la lettera.
Per la Settimana della Fraternità, io spero
che ci sarai anche tu e spero
che ci saranno tante persone
a partecipare ad una festa così speciale.
Spero che sia presto.
Ti saluto e ti auguro Buon Natale.
Giusy Buonocore

Disegno realizzato da Maria Pia

Raccuja, 20 Dicembre 2003

Caro Vescovo Ignazio,
abbiamo ricevuto con grande felicità
il vostro "augurio" e lo ricambiamo "calorosamente".
Scrivo a nome della classe prima elementare di Raccuja.
Riferendoci alla storiella che lei ci ha narrato,
siamo pienamente d'accordo con il pastore,
perché un piccolo oggetto, una piccola cosa
nasconde sempre qualcosa di importante,
e sono proprio le piccole cose
che ci permettono di aiutare le persone bisognose.
Per esempio poniamo attenzione ai bambini
che stanno vivendo da vicino la guerra
ai quali basta un po' di affetto per farli stare meglio:
Noi siamo vicini a loro!
"Una piccola mano può lasciare grandi impronte"
Caro Vescovo,
le auguriamo con tutto il cuore
un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo,
che sia pieno di gioie e povero di tristezza!
Giuseppe Cappadona, Francesco Bonannella,
Salvatore Lamancusa, Antonio Orifici,
Giuseppe Salpietro, Francesco Merendino

Sinagra,  25 Dicembre 2003

Eccellentissimo Monsignor Zambito,
sono una bambina di dieci anni,
abito a Sinagra e mi chiamo Maria Pia Miceli,
frequento la classe quinta elementare
della scuola di Santa Maria Gorghi di Sinagra.
Desidero ringraziarla profondamente
per aver voluto far conoscere a tutti noi bambini
questa bellissima storiella del filo di paglia,
che ho letto nella lettera ricevuta per il Santo Natal
e.
Sono stata molto colpita
dalle parole così toccanti e significative
del racconto narrato dal pastorello,
che ha preso in mano quel filo di paglia,
dopo aver visitato la capanna dove è nato
il nostro Salvatore Gesù Bambino
e lo teneva in mano come se avesse lo stesso Nazzareno,
ed era così entusiasta di possederlo,
come se avesse l’importanza di un tesoro.
Per me questa storiella significa
che Dio ha mandato Gesù Bambino
a salvarci dal peccato,
piccolo e debole come un filo di paglia,
ma è rimasto impresso nella memoria dei secoli
come una roccia.
La saluto molto affettuosamente
con un caloroso abbraccio.
Miceli Maria Pia

Disegno realizzato da Maria Oia

Sinagra,  3 Gennaio 2004

Caro Vescovo Ignazio,
siamo due sorelle 
che frequentiamo la classe quinta e terza elementare.
Ti stiamo scrivendo per augurarti un Felice Anno Nuovo
e per dirti che la storiella c'è piaciuta moltissimo.
Noi pensiamo che tutti dobbiamo essere
come il giovane pastore
e pensiamo anche che tutti 
ci dobbiamo volere bene come fratelli
perché siamo tutti uguali e
vogliamo anche che nel mondo
regni sempre la pace e non la guerra.
Ti saluto e ti auguro Buon Natale.
Nancy e Giuseppina Starvaggi

 

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