Quarta Stazione |
Riflessione proposta da Salvatore Sirna |
Gesù incontra la Madre |
Le
previsioni tragiche sulla sorte del Figlio lungo la via del Calvario
scavano nel cuore della Madre una grande sofferenza, pur consapevole
dell’antica profezia di Simeone: “Una spada ti trapasserà
l’anima”. Persino
i parenti riprendevano e schernivano Maria perché lasciava alimentare nel
Figlio idee strambe: amare tutti, disprezzare le ricchezze, fare
dell’autorità un servizio, demolire le barriere di razza e di casta.
Idee che avrebbero creato scompiglio totale, pazzia anarchica,
rivoluzione, rinnegamento delle glorie patrie, la fine d’Israele. E
così, prima ancora di rivelarsi al popolo sulla piazza, Gesù è “segno
di contraddizione” nella stessa casa di Nazaret, diventata bersaglio di
critiche e maledizioni di parenti al punto che Gesù stesso dovrà dolersi
ché nessuno è profeta in patria sua. Uscito
dallo stambugio di Nazaret, Gesù si rivela ancora “segno di
contraddizione” per l’intero popolo, spaccato in due dai suoi
discorsi: i sofferenti, i pezzenti, i buoni, lo seguono ed acclamano;
mentre i ricchi egoisti, sacerdoti e scribi, i pezzi grossi della nazione,
la gente che conta gli sono contro sino a progettare di farlo fuori. E
Maria lo vede e patisce una sofferenza che cresce di giorno in giorno. I
tre anni della missione pubblica del Figlio sono per lei sia una
consolazione, sia un’angosciante trepidazione, che ha il suo culmine sul
Calvario, ove giunge a pieno compimento la profezia di Simeone: “Una
spada ti trapasserà l’anima”, cui si aggiunge lo strazio di
accogliere sulle ginocchia il corpo del Figlio deposto dalla croce. La
grandezza di Maria è pari alla sua angoscia. Lungo
la Via dolorosa Maria non parla, non pronuncia una sola parola. Distrutta
dal dolore, guarda il Figlio,
e quasi ne accarezza la mano, infondendogli coraggio. In
quello sguardo Maria vede tutti i suoi figli: da quello prodigo che pieno
di vita e di futuro abbandona la casa paterna, sino a quello che uccide i
genitori per un po’ di denaro, a quello indifferente, insensibile, a
quello che perde la via assurdamente. Nel
mondo oggi assistiamo a guerre, persecuzioni, dolore, miseria umana e
sociale, violenza, sfruttamento. Ogni cristiano, sull’esempio di Maria,
sia vicino al fratello colpito dalla sofferenza, non lo abbandoni e sia
pronto e disponibile alla condivisione del dolore e all’aiuto generoso. |
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