Sesta Stazione |
Riflessione proposta da Antonino Alberti |
La Veronica asciuga il volto di Gesù |
La verità, la perfezione, il senso di giustizia sono qualità troppo profonde, di fronte alle quali si coniuga scarsamente l’egoismo umano. È più facile, per il sommo sacerdote, schierarsi dalla parte del popolo, condividerne l’iniquo verdetto, al solo scopo di salvaguardare la propria immagine. Gli è più facile non compromettere la propria figura di capo del popolo, anziché seguire la tenue voce della propria coscienza, quella coscienza troppo esigente di scelte coraggiose. L’atteggiamento del sommo sacerdote è perfettamente paragonabile a quello di tanti che hanno responsabilità nella vita sociale, politica e amministrativa. Schierarsi dalla parte del più debole o del più piccolo potrebbe compromettere la propria carriera, l’ascesa verso cariche ambite. E allora ci si limita a piccoli gesti di pietà, quali ad esempio l’elemosina o l’asciugare le lacrime o il sangue di chi soffre perché non dovrebbe soffrire, se si impostasse nel mondo una politica più equa, se si dividesse la ricchezza secondo i veri bisogni. Ci si limita ad attivare una politica di assistenza che crea un macchinoso e, a volte, interminabile rapporto di dipendenza del più debole verso il più forte e crea solamente illusioni destinate a sfociare nella disperazione o, quanto meno, nella sfiducia verso le istituzioni. Signore, a quanti nel mondo hanno compiti di responsabilità concedi saggezza e coraggio per rompere le catene dell’egoismo e del compromesso. Concedi loro la capacità di chinarsi ed asciugare il tuo volto coperto di sangue e di sudore nel volto di tanti uomini soli ed abbandonati dall’indifferenza dei potenti. Fa che ogni giorno ti sappiano vedere nella persona degli ammalati e dei sofferenti e che, offrendo loro assistenza e servizio, servano te e sappiano riconoscerti. Dacci Signore questa visione di fede, ed il nostro servizio non sarà mai monotono, né inutile. |