Il
Vangelo è, ampiamente introdotto, il racconto della crocifissione, morte
e risurrezione di Gesù con le connesse sofferenze morali e fisiche.
Dopo duemila anni non finiamo di essere interessati a tale racconto perché
“Dio ha tanto amato gli uomini da dare per loro il suo Unigenito”
(Gv 3,16) per salvarli tutti, gratis, per mezzo di Gesù Cristo morto e
risorto. Li salva, questo è punto di capitale momento, amandoli.
Non c’è però amore che non si esprima dando e soffrendo. E, per
questo, il racconto della passione, morte e risurrezione di Gesù è il
racconto del suo amore. Un racconto che, nel suo insieme o nei
particolari, interessa e provoca da sempre la vita di tutti e il talento
di santi, pittori, scultori, musicisti, poeti.
Dalle flagellazioni di Tiziano Vecellio, ora a Louvre, e di Mattia Stomer,
ora nell’Oratorio del Rosario di Palermo, a Mantenga, agli umili
madonnari, agli anonimi narratori delle vie crucis che ornano le pareti
delle più sconosciute cappelle, dagli autori delle Pietà famose ai
disegnatori delle oleografie devozionali, da Bach con la sua Passione
secondo Matteo ai componenti delle bande musicali dei nostri paesi.
Nella scia di questo corale interesse per la passione di Cristo, Patti
nella serata del Venerdì Santo diventa ogni anno una cattedrale
all’aperto, un unico spazio sacro nel quale la passione di Gesù si
rivive, vi si entra, vi si partecipa, si sente. Il dolore, lo schianto,
l’amara solitudine del Cristo si fanno dramma corale. Il dolore di Maria,
la pietà dei piccoli, la vigliaccheria, il tradimento, il calcolo dei
diversi personaggi tornano a commuovere.
Quest’anno legherà il tutto la guida preparata dal Prof. Giovanni
Natoli che ringrazio per avere accettato la mia richiesta.
Le riflessioni del Prof. Natoli sono certo preziose perché cariche di
cultura e fede.
Fede e cultura in lui hanno la valenza particolare perché sconoscono la
freddezza di chi ‘sa’ e abbondano del calore di chi è testimone di
Cristo perché ne rivive la passione.
Ripresento la mia gratitudine al Prof. Natoli per le schegge di saggezza
evangelica che ci partecipa dalla sua non facile cattedra.
Fiducioso, consegno il frutto della sua fatica a quanti stasera, seguendo
devotamente le ‘varette’, animeranno Patti cattedrale all’aperto.
Con la mia benedizione.
Patti, 29 marzo, Venerdì Santo del 2002
|