Questa
ultima meditazione è dedicata all'immagine della Madre di Gesù
addolorata e piangente, che segue il corpo del suo Figlio. Torniamo dunque
a pensare a Lei. Noi continuiamo a vedere una donna trafitta dal dolore,
una Madre che non comprende come abbiano potuto uccidere suo Figlio, che
non capisce quanto la morte del suo Figlio sia stata portatrice di
salvezza. Torniamo anche a pensare quanta gente oggi soffre dolori fisici
e morali, chiedendosi il perché.
Maria soffre, ma il suo è un dolore composto. Senza grida scomposte, essa
accompagna il suo Figlio morto. Nell’immagine di Maria Addolorata il
dolore diventa plasticamente visibile.
Una donna quasi rimpicciolita dai suoi abiti, che ricorda il suo “sì”
all’angelo, che le annunciava la sua chiamata a diventare la Madre di
Dio. Noi facciamo fatica a capire cosa possa essere passato per la mente
di Maria. Sappiamo bene però che essa ha avuto un ruolo importante nella
storia della nostra salvezza.
Maria è per noi un grande modello di fede. Chiediamo dunque con semplicità
ed amore quello che dice l’ultima parte dello "Stabat Mater". |