La Diocesi di Patti allo stato attuale non possiede un vero e proprio museo diocesano. L’esigenza di realizzare un museo diocesano comincia a maturare nella comunità diocesana a partire dall’ultimo ventennio. |
Come prima risposta a tale esigenza il Vescovo di Patti mette a disposizione alcuni ambienti, allocati al piano terra del palazzo vescovile, destinandoli a tale finalità, come soluzione provvisoria per custodire il patrimonio artistico cittadino. Detti locali sono angusti e gli spazi messi a disposizione sono insufficienti, scarsamente funzionali e le opere di pregio esposte al pubblico non sono adeguatamente valorizzate. |
La visita al Museo diocesano consente di prendere visione ed ammirare opere che rimandano efficacemente al ricco e fecondo patrimonio che è custodito in conventi, chiese e monasteri della Diocesi. Molte opere esposte fanno parte del “tesoro della Cattedrale”, altre sono pervenute da varie chiese della Diocesi di Patti. |
Le oltre quattrocento opere di pregio che costituiscono l’attuale dotazione del Museo diocesano si collocano in varie tipologie artistico/culturali e appartengono a diversi periodi storici. |
Volendo fare una sintetica descrizione di questa raccolta, possiamo dire che la consistenza della raccolta è prevalentemente costituita da documenti ed opere di oreficeria, per gran parte oggetti in argento e tessuti preziosi che, oltre a costituire per se stessi un insieme di opere significative e di notevole importanza, rivelano la fecondità e l’operosità della tradizione religiosa a cui essi inevitabilmente rimandano e sono importanti fattori costitutivi della storia, della memoria e dell’identità della gente nebroidea. |
Tali opere sono simbolo e memoria di un passato, che tuttavia è sempre presente ed è evocatore di nuovi stimoli e suggestive tensioni. |
La visita al Museo diocesano consente di ammirare: |
Calici in argento, alcuni semplici, altri dorati, altri sbalzati e cesellati. Campanelli in argento, finemente cesellati, realizzati da botteghe messinesi e palermitane. Candelieri in argento e in legno dorati. Candelabri in legno ed argento. Capitelli in pietra, provenienti da antiche chiese non più esistenti. Carteglorie in argento e legno dorato,1600-1800. Corone in argento, per statue, di epoca settecentesca. Crocifissi in argento, in avorio e in legno, di pregiata fattura. Frammenti di epigrafi e resti lapidei, provenienti dalla Cattedrale. Libri liturgici di varie epoche. |
Mitrie vescovile, realizzate in raso, in argento, con decorazioni in oro e seta.. Navette in argento, lavorate a sbalzo, realizzate da botteghe siciliane. Ostensori in argento sbalzato e finemente decorati, alcuni con motivo in oro. Paliotti, in velluto granato con ricamo a rilievo in fili d’argento, alcuni in fili d’oro, altri in seta, secoli XVI-XVIII. Pannelli con motivi floreali, di fine XVII secolo, fattura napoletana. |
Paramenti liturgici, in notevole numero, ricamati in seta e fili d’oro e argento. Piattini in argento di varie dimensioni, realizzati per uso liturgico da antiche botteghe siciliane. Pissidi in argento, alcune dorate, altre dorate, tutte finemente lavorate. Reliquiari in argento, di varie tipologie e dimensioni, tutti finemente lavorati. Statue in legno dorate ed intarsiate. Tavole e tele, raffiguranti vari misteri della fede, di diverse dimensioni e di varie epoche. |
Teche in argento, alcune di semplice fattura, altre finemente lavorate con figure sbalzate. Tiara in argento, finemente lavorata. Tronetti liturgici per esposizione eucaristica, in argento. |
Turiboli in argento, finemente lavorati, di bottega messinese, secoli XVI-XVIII. Reperti archeologici, di varie tipologie, provenienti da antiche chiese. Vassoi in argento, con incisi stemmi vescovili. |
Complessivamente tali variegati panorami di manufatti si presentano come documenti preziosi ai fini della ricostruzione delle dinamiche culturali che hanno interessato la vita religiosa delle comunità della nostra Diocesi, nonché come testimonianza perspicua delle strategie poste in essere dalla cultura tradizionale siciliana per conferire senso al proprio universo e garanzia di sicurezza e d’identità ai propri fruitori. |
Informazioni:
Ufficio Diocesano Beni Culturali: Tel. 0941 240866
Email: beniculturali@diocesipatti.it