Carissimi,
grazie per l’accoglienza che mi riservate accettando ogni mese la Lettera
alle Famiglie e, oggi, accogliendo la persona venuta per
consegnare questa particolare
messaggio.
Fate conto che io stesso sia oggi a casa vostra per ascoltarvi, per
manifestarvi un desiderio e per chiedervi un favore.
Mi sembra, e talvolta qualcuno di voi me lo ha confermato, che non ci
riesce facile incontrarci.
Gli impegni ci assillano. Scompaiono le relazioni tra i vicini di casa.
Pure all’interno della famiglia è difficile assicurare a piccoli e
anziani assistenza e presenza sufficienti. Aumentano così solitudine,
isolamento e, talvolta, conflitti.
Ci chiediamo: dove andremo a finire?
La volontà nostra non c’entra, mentre c’entrano i cambiamenti
intervenuti in questi ultimi anni che hanno fatto scomparire momenti e
occasioni d’incontro.
Opportunità per dialogare, per le visite, per aiutarsi con le famiglie
vicine si sono fatte più rare.
Non possiamo, non dobbiamo rassegnarci, accettando che tutto resti così.
Siamo persuasi che, se faremo la nostra parte per recuperare queste
opportunità, renderemo un servizio a tutti.
Sento già la domanda: cosa possiamo fare?
Ecco cosa propongo: che ne dite se organizzassimo alcuni incontri
all’insegna della fraternità, da realizzarsi nei vostri stessi
quartieri, per riflettere insieme sui problemi comuni che più ci
assillano e per chiederci cosa sia possibile fare insieme alla luce del
Vangelo?
Mi rivolgo a voi in nome del preziosissimo regalo del Battesimo che ci ha
fatto figli di Dio, fratelli di Gesù e tra di noi. Vi parlo in nome del
Vangelo col suo comandamento nuovo di volerci bene come Egli, il Signore,
ci vuole bene.
Che ne pensate? Ritenete che sia utile e fattibile?
Mi interessa molto il vostro parere, prima di muovermi.
Conto molto, fiducioso sulla vostra disponibilità e sono sicuro che me ne
darete conferma, da subito, per mezzo di chi vi sta consegnando questo mio
messaggio.
In una seconda lettera, tra qualche mese, vi farò sapere le risposte che
mi saranno giunte da tutte le parrocchie della diocesi.
Nell’attesa, vi assicuro la mia preghiera per voi, i vostri familiari, i
vostri defunti e le vostre intenzioni.
Vi chiedo di fare altrettanto per me, per i sacerdoti e per quanti sono
impegnati nelle attività pastorali.
Di cuore vi benedico.
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