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Sant'Angelo di
Brolo
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Tour del
paese-presepe
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A Natale Sant'Angelo di Brolo assume i connotati di un
paese – presepe. Infatti, all’ameno paesaggio si aggiungono
i presepi che vengono allestiti nei quartieri e nelle sue
oltre quaranta verdi borgate.
Passeggiando tra i caratteristici vicoli e le tipiche viuzze
di un paese dalla storia millenaria, tutt’oggi custode di
preziose testimonianze del passato, soprattutto in questo
periodo si respira un'atmosfera suggestiva e ricca di
fascino.
Una tranquillità sconosciuta agli abitanti delle nostre
caotiche città, mantenendo Sant’Angelo l’immagine del
piccolo borgo, dove il tempo scorre ancora al ritmo delle
stagioni.
Il paese vanta, inoltre, una tradizione natalizia che è
unica nel comprensorio nebroideo. E’ certamente tra i paesi
dei Nebrodi dove si celebra il maggior numero di novene,
circa venti, dall'alba sino a tarda sera, tra antiche nenie
e suoni d’altri tempi.
Dallo scorso anno nel quartiere di San Filippo, ove è sita
una splendida chiesa barocca, si tiene la rappresentazione
vivente degli antichi mestieri attorno al presepe, che
rievoca tradizioni mai smarrite.
Il tour per le vie del “paese – presepe”, a partire dal 13
dicembre e sino al 10 gennaio, offre la possibilità ai
turisti di visitare le bellezze architettoniche che il paese
conserva, dal Museo di Arte
Sacra alle chiese conventuali con i “gioielli” d’arte in
esse custodite, alle “degustazioni” del rinomato “salame
S.Angelo”, dei dolci tipici e degli antichi e genuini
prodotti della gastronomia locale, ad un prezzo
“promozionale”.
Infine, il “giro” in bus navetta ai presepi dei quartieri e
delle borgate con personale comunale adibito a guida
turistica. Una preziosa opportunità per respirare quel
silenzio, quella serenità e la semplicità che soltanto un
piccolo paese è in grado di donare. |
Adagiato su una lussureggiante vallata
ricoperta di ulivi, aranci e noccioli a 314 metri dal
livello del mare, Sant’Angelo è una “gemma” dei Nebrodi,
ricco di storia, arte e cultura.
La fondazione del centro urbano risale al 1084, attorno al
Monastero di San Michele Arcangelo, fatto erigere dal conte
normanno Ruggero d’Altavilla.
All’Abate del convento fu assegnato il dominio su tutta la
vallata fino al 1812, data di emanazione del Regio Decreto,
che segna la fine del feudalesimo in Sicilia.
La presenza dei monaci basiliani e di altri ordini monastici
(minimi, osservanti, clarisse, domenicani) favorì un
notevole sviluppo dell’architettura religiosa.
Alcuni esempi sono: la chiesa conventuale di S.Francesco di
Assisi, la chiesa del SS. Salvatore, che ospita il Museo di
Arte Sacra, la chiesa madre di S.Maria, la chiesa barocca
dei Santi Filippo e Giacomo. |
Per
ulteriori informazioni sull’iniziativa e prenotazioni,
contattare la Parrocchia S. Maria (0941 533023) o l’Ufficio Turistico del
Comune di Sant’Angelo di Brolo (Numero verde: 800 1357279 Giuseppina Laguidara -
Michela Danzè). |
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