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Edizioni della Diocesi |
Il libro, nelle sue trecentocinquanta pagine evoca travagli e memorie di fede e di cultura che hanno contraddistinto circa un quarto di secolo della millenaria storia della diocesi di Patti. Non quindi semplici pagine, frutto di astratta e sterile ricerca, ma frammenti vivi, e quasi indispensabili per ricostruire e conservare l’identità di un vescovo, che in tante opere ed attività ha lasciato di sé un’impronta indelebile. Il libro, poi, racchiude inedite ricerche e testimonianze sul Pullano, che svelano una personalità fiera ed appassionata, che con la sua vita ed operosità ha variamente segnato i passi della Chiesa pattese. Larga parte della laboriosità del Pullano è ancora viva e si offre in tutto il suo splendore: il nuovo santuario di Tindari, i seminari di Patti e di Castell’Umberto, il palazzo vescovile, le tante chiese costruite o ricostruite nei vari angoli del vasto territorio diocesano. Del vescovo Pullano sono stati ripercorsi i punti salienti del suo ministero pattese, attraverso scritti e citazioni, a partire dalla nomina nel 1953 a vescovo coadiutore della sede vescovile di Patti, sino alla morte avvenuta nel novembre 1977. “Episcopato vissuto all’insegna della fedeltà – scrive il vescovo Ignazio Zambito nella introduzione – coincidente con la necessità di trovare vie nuove per testimoniare l’eterna novità del Vangelo in situazioni sociali, morali, religiose ed ecclesiali divenute di colpo visibilmente magmatiche… Nessuno degli estensori di queste pagine ha preteso di alzare gli occhi in viso a mons. Giuseppe Pullano. Tutti hanno cercato di portare una tessera a compimento di un mosaico che alimenti la memoria, motivi la gratitudine e favorisca nella chiesa pattese la crescita del bene che Gesù Maestro e Signore ha iniziato coi doni di natura e grazia con cui ha arricchito il servizio pastorale del venerato Pastore”.
Quella del Pullano fu un’attività intensa e
molteplice che gli meritò la stima e l’affetto da parte di tutti, come egli
stesso ebbe modo di constatare, con profonda umiltà, durante le quattro
Visite pastorali in tutte le parrocchie della diocesi. In queste circostanze
lo si vede manifestare apertamente, con volto sereno, la gioia del pastore
che rivede i propri figli e vuol parlare con loro, per comprendere,
incoraggiare, correggere e promuovere un risveglio di vita cristiana in ogni
comunità. |
Il libro può essere richiesto a: |
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Altri volumi in rete della Collana: "Documenti e Ricerche di Storia Religiosa della Diocesi di Patti": |
ARTE SACRA SUI NEBRODI, 1998 |