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Carissimi, si riparte! Ho consegnato ai vostri parroci il programma pastorale per l'anno 2001-2002 e le mete da raggiungere. Forse alcuni, di fronte a questo programma, avranno pensato e detto: "Come possiamo realizzare tutto questo? Mancano preti e collaboratori... qui ci vuole gente preparata... che non c'è! E' impossibile!". Rassicuratevi! Camminiamo insieme e tutto sarà possibile, perché se stiamo insieme con noi c'è il Signore. E con Lui tra noi perfino i nostri limiti diventeranno forza. Coraggio! Sulla parola del Signore, prendiamo ancora il largo! |
Carissimi, facendo la tradizionale visita alle tombe dei vostri cari, questanno fatevi questa domanda: la nostra vita ha una fine o un fine? Il Signore ci ha rivelato con la sua risurrezione che la morte è stata vinta, quindi la vita non finisce in una tomba, ma è custodita nel grembo di Dio fino al giorno della risurrezione. Se le cose stanno così, la vita, ogni vita ha un valore infinito e quindi va rispettata e aiutata sempre e con ogni mezzo. Solo chi apprezza e sostiene la vita acquisterà il diritto di godere la pienezza della vita al cospetto di Dio per tutta leternità. Vi benedico. |
Carissimi, "Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti in questi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio". In queste poche parole della Lettera agli Ebrei è descritto il mistero del Natale. Dio non solo comunica, parla, con noi, ma "si comunica", si avvicina a noi, si fa conoscere, ci fa fare lesperienza dellamore che passa tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Natale non è solo poesia e tanto meno festa del consumo, ma esperienza del dono della comunicazione fraterna. Dio ha cominciato, adesso tocca a noi. Affrettiamoci, perché il mondo in questa ora così tragica invoca segni e testimonianze di dialogo e solidarietà sperimentati. Buon Natale e pace agli uomini che Dio ama! Vi benedico. |
Carissimi, volentieri prendo in prestito le parole del Papa dal suo ultimo messaggio per la giornata della pace per presentarvi gli auguri per il nuovo anno. I drammatici eventi del settembre scorso ci hanno posto nuovi interrogativi circa il modo di agire. La prima reazione è stata guidata dai fattori emotivi che hanno rivelato il nostro vero modo di pensare. Oggi dobbiamo operare delle svolte significative. Mi auguro e vi auguro che presto impariamo a coniugare giustizia e perdono. E' possibile? Sì, perché il perdono non si oppone alla giustizia, ma al rancore e alla vendetta. Quando ci saremo convinti di questo, avremo messo delle basi sicure per una pace vera e duratura a tutti i livelli. Auguri di Buon Anno!. |
Carissimi, il battesimo ci ha costituiti ununica famiglia. Questo vuol dire che le ordinarie relazioni che intercorrono tra noi non sono fondate solo sul grado dei vincoli del sangue o degli interessi, ma in modo particolare sulla comune fede. Non è un fatto da poco se Gesù stesso di fronte alla madre e ai familiari che lo cercavano disse: "Mia madre e mio fratello è chiunque fa la volontà del Padre mio". Tutti abbiamo fatto esperienza di quanto sia difficile mantenere sereni certi rapporti nel parentado, negli affari e soprattutto tra giovani e adulti. Se saremo capaci di intrecciare una rete di relazioni di fede, speranza e carità, anche i rapporti più difficili si armonizzeranno e completeranno reciprocamente. Vi benedico. |
Carissimi, la società umana per crescere ha bisogno di tante cose, ma per essere matura deve imparare a perdonare. So bene che questo è molto difficile e a volte ci sembra che non sia neanche giusto perdonare. Per questo non voglio dirvi parole su questo indispensabile valore, ma invitarvi a pregare con la Chiesa così: "Signore, tu manifesti la tua onnipotenza soprattutto nella grazia del perdono. Riconosciamo il tuo amore di Padre quando pieghi la durezza delluomo, lo rendi disponibile alla riconciliazione. Con la forza dello Spirito tu agisci nellintimo dei cuori, perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano e i popoli si incontrino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, lamore vince lodio e la vendetta è disarmata dal perdono". Buona Pasqua a tutti! |
Carissimi, |
Carissimi, |
Carissimi, |
Ottobre 2002 |
Carissimi, |
Carissimi, vorrei chiedervi: davanti alle tombe dei defunti i vostri pensieri sono volti al passato o al futuro? Il vostro cuore si carica di tristezza o di speranza? Vi do la mia risposta con un'immagine: quando il cielo è nuvoloso, io il sole non lo vedo, ma so che c'è, altrimenti non vedrei neanche le nuvole. Sapendo che il sole c'è io programmo e vivo la giornata come sempre: il sole con i suoi raggi sfonderà le nuvole e si farà rivedere. La morte è come il cielo nuvoloso, i gesti d'amore sono come i raggi della vita, capaci di abbattere il muro della morte. I defunti che su questa terra hanno amato sono ancora vivi: sono i santi. Davanti alle tombe i miei pensieri si ricaricano di speranza nel futuro e il mio cuore si dispone a produrre raggi di carità. Vi benedico. |
Carissimi, |
Carissimi, Il
2003 sarà un anno molto importante per la nostra diocesi, un anno di
grande impegno di collaborazione per preparare un’esperienza di fede e
di comunione ecclesiale che chiameremo “Settimana della Fraternità”
da vivere l’anno prossimo. A
molti verrà chiesto di offrire una qualche collaborazione: nessuno si
tiri indietro, ognuno offra il poco che sa e può fare. Credetemi:
mettendo insieme il poco di ciascuno faremo molto per tutti! Credo che sia
giunto il tempo di dare meno deleghe e assumere più direttamente le
responsabilità. |
Carissimi, |
Carissimi, |
Carissimi, |
Carissimi, |
Carissimi, |
Carissimi, |
C arissimi,il mese di Novembre si apre con due commemorazioni liturgiche molto care alla coscienza e alla sensibilità di tutti noi: la solennità di tutti i Santi e la commemorazione dei fedeli defunti. Con esse la Chiesa ci viene a ricordare che la nostra vera e definitiva vocazione è il cielo, la santità, la piena ed eterna comunione con Dio e, in Lui, con tutti gli uomini. Temo, però, che la santità non sia ben compresa da tutti: la maggior parte della gente è convinta che essa sia un privilegio di pochissimi, i quali per farsi santi devono estraniarsi dal mondo. Niente di più falso! Conoscete un santo che mentre desiderava ardentemente di giungere quanto prima alla patria celeste non si sia dedicato con tutte le forse a vivere la sua vita intensamente servendo con amore i fratelli o mediante l'apostolato o mediante la preghiera? Non illudiamoci: la via che porta al cielo è quella che passa per le strade dell'amore sulla terra da percorrere insieme. Di cuore vi benedico. |
C arissimi,i pastori e i Magi, pur avendo avuto un annunzio straordinario, quando giunsero davanti a Gesù trovarono un bambino come tutti gli altri bambini. Non aveva niente di straordinario. Eppure in quel bambino essi riconobbero il Messia. Per noi questo è un messaggio da tenere sempre presente: Dio ha scelto di essere in mezzo a noi non nella straordinarietà, ma nell’ordinarietà… dell’amore! Sì, fratelli e sorelle, Dio è presente in mezzo a noi perché ci ama di amore divino. Noi possiamo vederlo? Sì! A condizione che lo cerchiamo con gli occhi dell’amore. Solo l’occhio di chi ama sa riconoscere l’amato ovunque sia nascosto perché ne conosce i segni distintivi. Vi auguro che in questo Natale, dopo avere riconosciuto nella liturgia e nel presepe Dio presente tra noi, l’Emmanuele, lo possiate riconoscere anche nella vita vostra e di tutta l’umanità. Buon Natale! |
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C arissimi,la Chiesa, quella composta da tutti noi battezzati per intenderci, possiede un grande bagaglio: la fede in Gesù Cristo! Tesoro preziosissimo che ce l’ha
trasmesso la generazione che ci ha preceduto, la quale, a sua volta,
l’ha avuto in eredità da quella precedente. E così per tutte le altre
generazioni fino ad arrivare a quella degli apostoli. Questo passaggio della fede è stato sempre
assistito dallo Spirito Santo, che ne ha garantito contemporaneamente
l’incar-nazione nelle singole popolazioni della terra senza che perdesse
freschezza e genuinità originaria, quella voluta da Gesù. Adesso tocca a noi consegnare questa
preziosa eredità! Non lasciamoci ingannare da chi dice che la
fede sia un fatto privato. La fede è un bene e un diritto dell’umanità,
perché essa è il fondamento più solido per la crescita della speranza,
la solidarietà, la fraternità e la pace. Ci sono beni più grandi? Non perdete occasione per narrare la vostra
fede nel Signore: sarà il più alto atto d’amore che potete offrire
all’uomo di oggi! Vi benedico di cuore tutti. |
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C arissimi,Ogni anno puntualmente ritorna la Quaresima e con essa l’incessante invito della Chiesa alla conversione per celebrare in modo autentico e fruttuoso la Pasqua. Non solo quella del prossimo Aprile, ma soprattutto la Pasqua definitiva, quando celebreremo l’incontro con Dio Padre nella gloria di Gesù, Maria e tutti i santi. Così la Quaresima, come gli altri periodi particolari dell’anno liturgico, non restano chiusi nel breve periodo che il calendario assegna loro, ma sono il segno e la memoria di ciò che ogni battezzato e la comunità ecclesiale devono cercare di vivere e testimoniare ogni giorno in modo crescente. Questo mese siamo invitati a crescere nella capacità di perdono per rafforzare i legami nella comunità. Non deve mancare l’impegno personale in questo senso. Ma non è sufficiente. Abbiamo l’obbligo, infatti, di creare insieme le condizioni perché comunitariamente accogliamo e trasmettiamo questo preziosissimo dono. La "Settimana della Fraternità", alla quale insieme ci stiamo preparando, ci vuole proprio educare ad avere tutti la mentalità del perdono. L’unico modo per crescere come popolo di Dio. Non fermiamoci, quindi, e andiamo avanti insieme! Vi benedico di cuore tutti. |
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Carissimi, |
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