La storia della Diocesi, secondo la documentazione custodita nell'Archivio
Capitolare Pattese, comincia nel 1094, quando, dopo aver liberato la Sicilia dalla dominazione
musulmana, Ruggero d'Altavilla, eresse in Patti l'abbazia benedettina del SS.
Salvatore, unendola a quella di Lipari e nominando abate di entrambi i monasteri Ambrogio.
Papa
Urbano II poi ne approvò l'erezione e donò all'abate Ambrogio le decime che esigeva
nella zona di Patti ed altri luoghi della Sicilia. Il 24 settembre
1131, visto che i beni assegnati dal
conte Ruggero ai due monasteri erano più che sufficienti, l'Arcivescovo di Messina Ugone,
in esecuzione della bolla pontificia di Anacleto II, promosse a Vescovado i due monasteri,
affidandone nell'ottobre seguente la cura spirituale e temporale all'abate Giovanni, cui
conferì la dignità vescovile.
Il
riconoscimento ufficiale della Diocesi da parte della Santa Sede avvenne nel
1157.
Rimasero così
le cose per molto tempo e cioè fino al
1399, quando il Papa Bonifacio IX, considerata la grandezza della
Diocesi, i pericoli del mare e la distanza dei luoghi, con il consenso del re Martino,
divise l'episcopato in due Diocesi: Lipari e Patti.
Fu così che
il Vescovo di Patti ottenne un proprio Capitolo Regolare (benedettino) e la giurisdizione
su cinque comuni e su metà del territorio di San Salvatore di Fitalia. Se ne aggiunsero
altri 23, nel 1824; altri 8 nel
1838 ed infine nel
1850 ancora altri 3 comuni. I comuni di Acquedolci, Capo d'Orlando e
Torrenova sono di recente istituzione.
Il Vescovo di
Patti, abate del Monastero del SS. Salvatore, oltre ad esercitare l'autorità spirituale,
era anche signore e feudatario di larga parte della Diocesi e su di essa esercitava
diritti e doveri propri della sua autorità feudale. Egli infatti, sino alla fine del
1800, veniva chiamato ed aveva diritto di fregiarsi dei titoli di Gran Castellano
di Patti, Barone di Gioiosa Guardia, Principe (o Dinasta) del SS.
Salvatore e Conte di Librizzi.
La
Diocesi di Patti comprende oggi 42 Comuni
con 84 Parrocchie. |
La Diocesi si estende su una superficie di Kmq.
1647,56 1647,56
pari al 50,72% dell'intero
territorio della Provincia di Messina ed ha come confini naturali la fascia Tirrenica che
va da Oliveri a Tusa per una lunghezza di Km. 102,300 e la catena montuosa dei Nebrodi,
che in modo frastagliato la circondano quasi totalmente e che costituiscono sui picchi lo
spartiacque verso l'interno della Sicilia.
Gli abitanti sono circa
165.000
165.000 |