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Situata sulla costa tirrenica, tra Capo dOrlando ed il Golfo di Patti, è Gioiosa Marea, cittadina originariamente posta sul promontorio di Capo Calavà a circa 800 metri sul livello del mare, ove sono i resti dellantica città medievale e di insediamenti databili al V secolo avanti Cristo. | ||||||
Le attrattive naturali sono assolutamente uniche e varie, specie se ci si inoltra per le stradine delle numerose contrade, che popolano la montagna. Nel centro urbano si erge la Chiesa Madre, dedicata a San Nicolò di Bari, costruita con materiali e tecniche propri dellantica Gioiosa, la quale custodisce allinterno pregevoli tele del pittore Olivio Sozzi, sculture gaginesche, oltre a preziose opere lignee riccamente intarsiate. |
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Poco più su, è la Chiesa di S. Maria: qui è ben conservata, in una cappella ricca di marmi mischi del secolo XVI, la statua della Madonna delle Grazie, vibrante di forte tensione religiosa, opera di scuola gaginesca. La "Madonna della Neve", ubicata nella stessa Chiesa, è la statua più antica di Gioiosa. È quattrocentesca e presenta un panneggio molto accentuato ed una espressione del volto tipica delle donne siciliane. La "Madonna della Catena" presenta invece una dimensione del manto e del busto più ampia e articolata: si considera una tarda replica dei modelli gaginiani. | ||||||
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Di notevole interesse storico e artistico e risalente al XVI secolo è la Chiesa Madre, che conserva lantica ricchezza nella sobrietà degli stili che la contraddistinguono. Allinterno: intarsi in legno, paramenti ed arredi di pregio. Nella cripta, sono le catacombe. |
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Nella Chiesa della Catena, si trova la statua di "Santa Maria delle Grazie", opera di scuola gaginiana, che incanta per la bellezza del volto, la decorazione dei capelli e del mantello, la doratura e la colorazione turchese originaria. |
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Tra le altre numerose Chiese presenti a Piraino suscita interesse quella di Santa Caterina, a tre navate, che conserva varie tele del Seicento e del Settecento, una statua in legno dellEcce Homo, una statua gaginesca raffigurante Santa Caterina in marmo bianco di Carrara. |
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Non è possibile lasciare Piraino, soprattutto nelle giornate limpide, senza affacciarsi alla balconata della ripida collina per respirare profondamente i profumi e i sapori della costa del Tirreno sfumata come un sogno, con la "Torre delle ciaule": monumento muto, testimone di secoli di paure, il selvaggio Calavà, il monte della Madonnina di Capo dOrlando, la sempre verde macchia mediterranea che sopravvive nonostante le varie crudeltà. | ||||||
Dalla fiumara, salendo su verso la collina e costeggiando aranceti e conche di uliveti, arriviamo a SantAngelo di Brolo, antico centro sorto attorno al bizantino cenobio di San Michele Arcangelo, nel cui territorio si contano ancora oltre quaranta chiese. La Chiesa Madre, a tre navate, ispirata al romanico, è stata ricostruita nel 1534. In essa sono una statua gaginiana della "Madonna del Lume", interessante per il variegato modellato dei panneggi, e il grande altare maggiore barocco in marmo con intarsi e fregi, oltre a tele di bottega messinese del XVI secolo. | ||||||
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