Cartina della Diocesi di Patti

Acquedolci

San Fratello

 

 

Questa parte dell’itinerario, che ci porterà nel cuore del Parco, ha come prima tappa Acquedolci, dinamica cittadina, sorta sulla costa tirrenica in seguito ad una rovinosa frana, che nel 1922 distrusse gran parte dell’abitato di San Fratello, paese di cui Acquedolci è stato frazione sino al 1969.

La Chiesa Madre di Acquedolci

Chiesa Madre
La Chiesa Madre, dedicata a San Benedetto il Moro, costruita nel 1929, è dignitosa nelle linee compositive e ripete moduli architettonici classicheggianti.

A pochi chilometri dal centro abitato, è la Grotta di San Teodoro, ove sono stati scoperti importanti materiali fossili del paleolitico superiore.
 

Proseguendo il nostro viaggio su per i boschi, ci colpisce una chiesetta sulla sommità di un promontorio, quasi a picco sul mare.
Per raggiungerla, poco prima dell’abitato di San Fratello, una disagevole strada campestre ci conduce al Santuario chiamato dei Tre Santi con accanto un suggestivo fabbricato.
 
Panorama di San Fratello
Santuario dei Tre Santi Si tratta di complesso monastico, sorto in epoca medioevale, fiorente centro di spiritualità e sede di un cenobio basiliano, ricostruito dal conte Ruggero dopo la cacciata dei musulmani dal paese, e dipendente dall’abbazia di S.Filippo di Fragalà. Le linee architettoniche sono sobrie ed eleganti.
     
 
Santuario dei Tre Santi (particolare)Nella sua solitudine, il Santuario è uno dei meglio conservati dell’intero territorio.
Qui furono rinvenute le reliquie dei Santi Alfio, Filadelfio e Cirino, martirizzati in Sicilia, a Lentini, durante la persecuzione di Decio. Santi che sono particolarmente venerati dalla gente di San Fratello, che attribuisce ad essi l’origine del suo nome.
Interno Chiesa di San Nicolò
Nel centro è la nuova Chiesa di San Nicolò, ricostruita dopo il crollo dell’antica.

Nella parte più bassa dell’abitato, vi è la Chiesa di Santa Maria di Gesù (1617) con l’annesso convento ed il chiostro con tracce di affreschi di Fra Emanuele da Como.
Il chiostro
All’interno della Chiesa monastica attraggono la grande pala d’altare, il raffinato ciborio ligneo intarsiato, un seicentesco Crocifisso, una statua gaginesca della Vergine e le tre statue in pietra calcarea, raffiguranti i Santi patroni, piccole sculture di ideazione popolare, non prive di raffinatezza decorativa.
Dal 4 aprile 2007 la Chiesa di S. Maria è stata elevata alla dignità di Santuario diocesano di San Benedetto il Moro.
Madonna delle Grazie
Altri edifici sacri sono andati distrutti da ripetute frane.
È figlio di questa terra San Benedetto il Moro.
Vi nacque intorno al 1526.
Fu prima eremita e poi religioso nel Convento Santa Maria di Gesù a Palermo.
pagina precedente pagina successiva

 

World Wide view of san and dell
File uploaded by FREE Go FTP