Cartina della Diocesi di Patti

Cesarò - San Teodoro

Capizzi

Caronia

 

Il Cristo della MontagnaDa San Fratello l’itinerario continua verso la vetta della montagna. Il paesaggio che ci si presenta è caratterizzato da dolci profili con mille sfumature di colori, vallate aperte ed ampie, boschi di querceti sempre verdi, cerri, faggete, lecci, querceti, pini, con un fitto sottobosco di ginestre, trifogli e tassi. La strada si inerpica ripida e sinuosa sino a lambire, sul filo dei 2.000 metri, ove il silenzio è assoluto, la cima del monte Soro, per poi degradare verso l’opposto versante, ove si affacciano altre aree verdeggianti e boschi.
 
PanoramaA quota 1.150, è Cesarò. Da qui l’occhio spazia dalla costa del Tirreno alla imponente massa dell’Etna, attorniata da profonde e verdeggianti vallate.
È sulla rupe, che sovrasta l’abitato, la grande statua del Cristo Signore della montagna.
 
La Natività
Nella piazza centrale sorgono la Chiesa di San Calogero, di forme settecentesche, e la Chiesa Madre, dedicata all’Assunta, di fine Settecento, mentre di inizio secolo è il campanile con la singolare cuspide e l’orologio.
L’interno della Chiesa Madre è a croce latina, con tre navate su pilastri.
A sinistra del transetto è la pala d’altare raffigurante "la Natività di Cristo e l’Immacolata", opera dello Zoppo di Gangi, di inizio Seicento.
Tavola del Crocifisso
Merita particolare attenzione il bel Crocifisso, dipinto su tavola, della seconda metà del Quattrocento, opera tipicamente rappresentativa del gotico siciliano, immagine dal pathos intenso e coinvolgente.
 
Panorama A qualche chilometro da questa cittadina, sulle falde del monte Abate è San Teodoro, composto da caratteristici quartieri e viuzze, raccolte attorno alla Chiesa parrocchiale, dedicata all’Annunziata, costruita nella seconda metà del secolo XVII. È caratterizzata dal portaletto in pietra e dal campanile a cuspide. Il campanile della Chiesa Madre
 
Chiesa MadreProcedendo in direzione est, percorriamo un esteso tratto di territorio al limite delle province di Catania e di Enna. Attraversate le cittadine di Troina prima e di Cerami poi, l’itinerario ci conduce a Capizzi, centro di originale vitalità culturale e religiosa, molto legato alle proprie tradizioni.
Il paese è in elevata posizione, a 1.100 metri, sul monte Verna. Domina un ampio e gioioso orizzonte in contrasto con l’Etna, spumeggiante di fuoco e di neve.
Interno della Chiesa MadreTra antichi e prestigiosi palazzi, primeggia la Chiesa Madre, dedicata a S.Nicolò di Bari, prestante per l’ampiezza, il bel portale gotico e per l’elegante architettura. È di origine normanna, ingrandita ed ultimata in forme rinascimentali alla fine del secolo XVI. L’interno è a croce latina, con cupola e tre navate poggianti su colonne marmoree.
Interessanti l’organo cinquecentesco, il coro ligneo, le grandi tele che ornano gli altari laterali, l’arco marmoreo con rilievi della Passione, che incornicia il fonte battesimale, ai cui piedi poggiano due leonesse in pietra grigia del XIII secolo.
La Chiesa di San Giacomo Percorsi i selciati in pietra, gli antichi vicoli e il corso dei Vespri, su cui si affacciano palazzetti con stipiti, stemmi e mensole in pietra intagliati, si offre in tutta la sua eleganza la Chiesa di San Giacomo Maggiore, del secolo XVI. La facciata presenta un doppio ordine di colonne sorreggenti il frontone. L’interno è ornato di tele, affreschi e stucchi dorati. Splendidi il pulpito, l’organo, il coro, gli armadi e la sagrestia. Madonna del Soccorso
Nella cappella a destra del transetto è custodita la statua della Madonna del Soccorso, scolpita da Antonello Gagini. Poco fuori dell’abitato, sulla provinciale che scende verso la costa, ci si ritrova immersi in luoghi sorprendenti, ricoperti di pascoli sempre verdi, di boschi suggestivi, di superbe faggete e di torrenti pregni di memorie e silenzi.
 
La cittadina di Caronia Sulla sommità di due basse colline che si allungano morbide verso il mare appare Caronia, fondata da Ducezio nel 448 avanti Cristo.

Sulla vetta di una delle colline, circondato da mura, è il Castello, edificato nel XII secolo dai normanni, che vi eressero anche una stupenda cappella a tre navate, ben conservata e risuonante di voci medievali.
Il castello di Caronia
Tela
Interessante la visita alla Chiesa Madre, dedicata a San Nicolò, costruzione di estremo rigore, esistente già nel XII secolo e riedificata nel 1600, con portale in pietra, a navata unica chiusa da abside, con la volta elegantemente affrescata e con statue e dipinti settecenteschi.
Anche la Chiesetta di San Biagio, con alcune tele del Settecento, suscita attenzione.
Chiesa dell'Annunziata

Situata sulla costa è la frazione Marina, villaggio di pescatori, sviluppatosi lungo la statale 113 e originariamente raccolto attorno alla chiesetta dell’Annunziata.
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