|
||||
|
||||
|
||||
|
||||
|
||||
Nel centro storico primeggia la Chiesa Madre, dedicata a San Nicolò di Bari, eretta nel 1685. Bello il portale in arenaria, rinascimentale, qui riportato da una delle tante chiese dellantico borgo, distrutte dalla frana del 1682. |
||||
Linterno, che si sviluppa a tre navate su pilastri, è ornato con tele del Patania e statue del sei-settecento. È dignitoso per marmi e stucchi laltare del Sacramento. La cappella a destra, invece, custodisce una "Madonna con Bambino", marmo datato 1610, di scuola gaginiana. |
||||
Poco distante dal centro, in cima alla montagna, che si raggiunge per una agevole strada, è il Santuario del Letto Santo: luogo di devozione e meta di pellegrinaggi. Dalla balconata che lo circonda la veduta sulla costa e sulle vallate dei Nebrodi e delle Madonie è incantevole. La Chiesa, un tempo inglobata in un monastero benedettino, è di forme settecentesche, con un ampio piazzale. |
||||
Allinterno, da secoli è oggetto di venerazione un Crocifisso ligneo, di antica fattura. Preziose testimonianze della fede della gente sono i numerosi ex-voto, tra cui alcune tavolette dipinte nellOttocento, gelosamente custodite nelladiacente sagrestia. |
||||
Si ritorna quindi a Santo Stefano, per risalire la fiumara, attraverso la panoramica statale 117, e continuare il nostro itinerario nella zona sud dei Nebrodi. |
||||
Sulla collina che costeggia la fiumara è la piccola Reitano. Degne di attenzione la Chiesa del Carmine risalente al 1200 e la Chiesa Madre del 1700, che conserva allinterno una statua marmorea di scuola gaginesca e un altare in legno lavorato e decorato con oro zecchino in stile rinascimentale. | ||||
Poco più avanti, adagiato in cima della montagna, è Motta dAffermo, lantico Casale di Sparto, che affonda le radici in epoca normanna. |
||||
La Matrice, dedicata alla Vergine degli Angeli, costruita nel 1380, fu poi ampliata e ricostruita in stile rinascimentale. Linterno, a tre navate con colonne in pietra scolpita da artigiani del posto, è dominato dalla grande pala daltare raffigurante "Maria Assunta in cielo", realizzata dal palermitano Mercurio nel 1785. Delicati stucchi baroccheggianti adornano la volta e le navate laterali. |
||||
È di fine fattura il ciborio in legno scolpito e
laminato in oro. Tra le opere meglio conservate è la tela dellImmacolata, eseguita nel 1650 da pittore fiammingo. La cripta sepolcrale è stata riscoperta e restaurata recentemente. Più in basso, nella omonima piazza, è la Chiesa di San Rocco, che nelle linee architettoniche ripete moduli seicenteschi. Custodisce anchessa pregevoli opere e testimonianze di fede. |
||||
|
||||