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Nella piazza principale, si erge possente la Chiesa
Madre dedicata a Santa Lucia, di origine medievale, rimaneggiata nel Cinquecento, elegante
per i portali e le decorazioni in pietra. Due torri campanarie con finestre a bifore la
circondano. Linterno presenta tre navate con colonne corinzie, transetto con alta cupola, cappelle finemente decorate. Larredo iconografico è abbastanza interessante e ricco di opere pittoriche e di sculture. |
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Splendente di marmi mischi è la cappella di destra, impreziosita dalle sculture dei Santi Pietro e Paolo e Santa Lucia, scolpite da Antonino Gagini nel 1552. Dello stesso autore è il Cristo Risorto. Nel Presbiterio: laltare marmoreo, il coro ligneo, la cantoria e il grande organo a canne, opere tutte del Settecento. |
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Nel lato sinistro è laltare barocco della Madonna dei Miracoli,
statua marmorea del 1495, probabilmente una delle più antiche opere gaginiane in Sicilia. |
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Altri edifici sacri di grande valore impreziosiscono la cittadina. Ne accenniamo alcuni: la Chiesa di San Giovanni con limponente campanile rinascimentale, la Chiesa di San Nicolò affiancata dallalta torre campanaria, quella del Purgatorio con tele e affreschi del XVII secolo, quella del Santissimo Salvatore che conserva nellabside un affresco del Pantocratore, la Chiesa di San Sebastiano recentemente restaurata, la Chiesa di San Giuseppe con la pregiata icona fiamminga del "Volto Santo", la Chiesa di San Francesco con tele di pregio, tra cui la "Sacra Famiglia" di Antonio Catalano il Vecchio. |
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Nella parte alta di Mistretta, sopraelevata e
prospiciente il sagrato, è la medievale Santa Caterina, adornata di un bel portale in
pietra intagliata con motivi floreali e di un robusto campanile a bifore. Linterno è di armoniose proporzioni, a tre navate poggianti su agili colonne in pietra arenaria. Nellabside centrale è un marmoreo altare barocco con statua di Santa Caterina dAlessandria, del 1493, attribuita allo scultore Giorgio da Milano, autore anche del portale in marmo sul lato destro della Chiesa Madre. |
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Profondi segni e legami di religiosità hanno lasciato in questa terra numerosi ordini religiosi maschili e femminili, opere pie e confraternite. È oggetto di particolare venerazione San Felice da Nicosia, religioso che visse per alcuni anni a Mistretta nel Convento dei Cappuccini, edificando tutti per purezza di costumi e santità di vita. | ||||
A circa 20 chilometri da Mistretta, è Castel di Lucio, la cui
gente è fieramente attaccata alla proprie tradizioni. Le origini del paese, arroccato sul crinale di uno sperone dominante la fiumara di Tusa, si pensa risalgano ad epoca normanna. |
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Numerose le testimonianze di fede disseminate lungo i quartieri e le piccole stradine. Centro della vita religiosa è la Chiesa Madre, edificata verso la metà del XV secolo, dal bel portale in pietra arenaria intarsiata da scalpellini locali. Sul frontale è la statua di San Placido. |
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Il tempio, allinterno si sviluppa a tre navate, con agili colonne marmoree ed opere di raffinata fattura, tra cui primeggia nellabside un ciborio in marmo di scuola gaginiana. È in una nicchia laterale il "San Luca" del XVII secolo, grandioso legno raffigurante l'evangelista seduto mentre racconta la storia della salvezza. |
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