Impegnò, tra
l'altro, sè ed i suoi successori a mantenere gratuitamente due seminaristi di San
Salvatore di Fitalia.
Particolarmente cura della disciplina e dell'istruzione ebbe Mons. Nicolò Gatto (1823-1831), pattese, che chiamò ad insegnare valenti
professori di ogni parte dell'isola. Gli alunni sono ormai numerosi, anche perchè la
Diocesi si è enormemente ingrandita con parrocchie aggiuntesi dalle Diocesi di
Messina e di Cefalù.
Il progresso continua per cura di Mons. Giuseppe Saitta (1833-1838), profondo conoscitore delle discipline
teologiche e filosofiche, poliglotta, giurista, poeta, e con Mons. Martino Orsino (1844-1860), che ingrandì l'ambiente con nuove
costruzioni.
La venuta di Garibaldi e la conseguente cacciata dei Borboni segnò nel 1860 una
nuova era per l'Isola; era luttuosa e oscurantista, densa di calamità e miserie di ogni
genere.
I provvedimenti odiosi presi nei riguardi del nostro Seminario trovano una cornice
adeguata nelle malvessazioni e nella incomprensione ai danni di tutta l'Isola ad opera di
quei governanti incapaci, ottusi e feroci. |