Crocifisso, part, S. Li Volsi, 1652, Chiesa Ara Coeli di San Marco d'Alunzio

Quarta Stazione

Riflessione proposta da Salvatore Sirna

Gesù incontra la Madre

Stazione quarta

Le previsioni tragiche sulla sorte del Figlio lungo la via del Calvario scavano nel cuore della Madre una grande sofferenza, pur consapevole dell’antica profezia di Simeone: “Una spada ti trapasserà l’anima”.

Persino i parenti riprendevano e schernivano Maria perché lasciava alimentare nel Figlio idee strambe: amare tutti, disprezzare le ricchezze, fare dell’autorità un servizio, demolire le barriere di razza e di casta. Idee che avrebbero creato scompiglio totale, pazzia anarchica, rivoluzione, rinnegamento delle glorie patrie, la fine d’Israele.

E così, prima ancora di rivelarsi al popolo sulla piazza, Gesù è “segno di contraddizione” nella stessa casa di Nazaret, diventata bersaglio di critiche e maledizioni di parenti al punto che Gesù stesso dovrà dolersi ché nessuno è profeta in patria sua.

Uscito dallo stambugio di Nazaret, Gesù si rivela ancora “segno di contraddizione” per l’intero popolo, spaccato in due dai suoi discorsi: i sofferenti, i pezzenti, i buoni, lo seguono ed acclamano; mentre i ricchi egoisti, sacerdoti e scribi, i pezzi grossi della nazione, la gente che conta gli sono contro sino a progettare di farlo fuori.

E Maria lo vede e patisce una sofferenza che cresce di giorno in giorno.

I tre anni della missione pubblica del Figlio sono per lei sia una consolazione, sia un’angosciante trepidazione, che ha il suo culmine sul Calvario, ove giunge a pieno compimento la profezia di Simeone: “Una spada ti trapasserà l’anima”, cui si aggiunge lo strazio di accogliere sulle ginocchia il corpo del Figlio deposto dalla croce.

La grandezza di Maria è pari alla sua angoscia.

Lungo la Via dolorosa Maria non parla, non pronuncia una sola parola. Distrutta dal dolore,  guarda il Figlio, e quasi ne accarezza la mano, infondendogli coraggio.

In quello sguardo Maria vede tutti i suoi figli: da quello prodigo che pieno di vita e di futuro abbandona la casa paterna, sino a quello che uccide i genitori per un po’ di denaro, a quello indifferente, insensibile, a quello che perde la via assurdamente.

Nel mondo oggi assistiamo a guerre, persecuzioni, dolore, miseria umana e sociale, violenza, sfruttamento. Ogni cristiano, sull’esempio di Maria, sia vicino al fratello colpito dalla sofferenza, non lo abbandoni e sia pronto e disponibile alla condivisione del dolore e all’aiuto generoso.
O Maria, aiutaci ad essere presenti all’appuntamento lungo la Via dolorosa e perdonaci per i mancati appuntamenti nella nostra testimonianza cristiana.

Quinta Stazione

 

 

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