Cartina della Diocesi di Patti

Longi

Frazzanò - Mirto

Capri Leone

 

PanoramaPunto di partenza è Longi, piccolo borgo, erede di antiche città distrutte dagli Arabi, adagiato ai piedi delle aspre e dolomitiche Rocche del Crasto, che domina dall’alto tutta la vallata del Fitalia, con numerosi corsi d’acqua che traggono origine dai principali rilievi.
Nella piazza del paese si proiettano le ampie scalinate della Chiesa Madre che fanno da contrafforte alla possente torre del quattrocentesco campanile di colore rosa.
Il campanile
All’interno è interessante il presbiterio, con la cantoria e l’organo settecenteschi finemente intagliati da artigiani locali, e il bel soffitto a cassettoni del XV secolo.
Nella navata di destra sono la statua marmorea della Vergine, di scuola gaginiana, e alcune tele di Pietro Novelli.
Ecce Homo
Opera di intensa emozione è il busto ligneo dell’Ecce Homo, ascrivibile a Fra Umile da Petralia.
Straziante figura plastica con i segni della flagellazione, evidenziati da mantello di sangue, corda, spina trapassante il sopracciglio, labbra tumefatte, impressionanti occhi vitrei.
 
Abbazia di FragalàLungo la provinciale, che si incunea arditamente tra rocce e scenari dolomitici, prima di giungere nel cuore di Frazzanò, in dolce declivio sulla montagna, è l’Abbazia di San Filippo di Demenna o di Fragalà, prestigioso cenobio basiliano risalente al periodo bizantino, che, per secoli, svolse autorevole ruolo in tutto il Valdèmone.
Il grande organo della Chiesa Madre
È uno dei pochi monasteri che non subì distruzione da parte degli arabi. La costruzione della Chiesa con tre absidi sporgenti ad oriente, le finestre arcuate, archi a tutto sesto, volte a botte, tracce di affreschi sulle pareti, fu curata personalmente dal Conte Ruggero. L’operosità culturale, religiosa ed economica dei monaci greci in questa zona dei Nebrodi fu tra le più cariche di fervore spirituale. Il vasto e articolato edificio rappresenta il massimo documento abbaziale del monachesimo messinese.
Chiesa Madre di Frazzanò
Nell’ampia piazza principale di Frazzanò si affaccia la Chiesa Madre dedicata alla Vergine Assunta.
La sua costruzione risale agli inizi del 1500, successivamente abbellita con un elegante prospetto dalle tipiche forme del barocco siciliano.
All’interno vi sono dignitose tele e statue del sei-settecento.
L’altare e il coro finemente intagliati sono opere di Filippo Allò, artigiano della vicina Mirto.
Panorama
Frazzanò è terra che, nel 1120, diede i natali a San Lorenzo, sacerdote basiliano, che svolse intensa vita apostolica, suscitando fervore ed operando prodigi.
 
Panorama
Spostandoci di qualche chilometro, si giunge a Mirto.
Un tempo vi fu fiorente l’artigianato del legno, come indicano alcune opere qui esistenti e nei paesi vicini: cori, confessionali, altari e cornici finemente intagliati.
 
La Chiesa Madre La seicentesca Chiesa Madre è ornata di uno splendido portale del 1500 con motivi floreali e figure di Santi, in pietra locale.
L’interno, a tre navate, è impreziosito da numerose tele settecentesche, statue lignee di pregio, una statua in marmo della Madonna del 1578 di Giuseppe Gagini, un Crocifisso ligneo seicentesco attribuito a Fra Umile da Petralia.
Santa Lucia
 
La Vergine dell'Annunciazione
Una breve sosta nel piccolo borgo di Capri Leone ci consente di visitare la chiesetta di San Costantino, che colpisce per la seicentesca pala d’altare raffigurante il battesimo dell’Imperatore.

Vi è conservata la statua marmorea dell’Annunziata, attribuita ad Antonello Gagini.
Chiesa di Rocca di Capri Leone
Giù nella valle è la popolosa frazione Rocca con la nuova Chiesa parrocchiale, al cui interno è custodita l’icona della Madonna di Czestochowa, dono di Giovanni Paolo II alla cittadina.
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