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Da S.Angelo, proseguendo verso lentroterra ed
attraversando altipiani e vallate di noccioleti, si giunge a Raccuja, borgo fondato dal Conte Ruggero nei pressi
dellabbazia basiliana di San Nicolò del Fico. |

Merita una visita approfondita la
rinascimentale Chiesa di Santa Maria, che si offre come vera raccolta di storia
dellarte: dal portale in pietra arenaria, al gruppo marmoreo
dellAnnunciazione, alle composte statue di San Sebastiano e di Santa Maria di Gesù
attribuite a Rinaldo Bonanno, scultore locale vissuto nella seconda metà del 1500, alle
maestose colonne in pietra marmorea abilmente plasmate da maestranze del luogo. |
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Da Raccuja,
attraverso la provinciale che costeggia la fiumara, si giunge a Sinagra, cittadina che ha dato i natali al beato Diego,
eremita. Il suo monumento più significativo è la settecentesca Chiesa Madre, dedicata a
San Michele Arcangelo, ad unica navata. In essa è la statua della Madonna della Catena,
del 1542, attribuita a Giacomo Gagini, che si caratterizza per laffettuosa posizione
del Bimbo, quasi attaccato al volto della Madre, e per le decorazioni del mantello.
Nellabside è un trittico marmoreo del XVI secolo, di scuola gaginiana. |

Prima di lasciare la cittadina, non può mancare una fugace
visita alla carmelitana Chiesetta del Convento, esempio di architettura tardo-medievale. |
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Dopo Sinagra,
altra tappa è Ficarra, situata
su un colle verdeggiante, tra declivi di ulivi e boschi di uliveti e noccioleti. |
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Qui ci si
immerge nellincanto di un borgo che nelle pietre, negli intagli, nelle Chiese, nei
portali ha conservato quasi intatto il fascino dellantico.
Le testimonianze sono tante. I resti del Convento dei Minori Osservanti si innalzano al di
sopra dellintera vallata. |
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La Chiesa Madre,
costruita nel XVI secolo, si caratterizza allesterno per la facciata con il portale
in pietra arenaria eseguito da operosi artigiani del luogo e per leleganza
compositiva e strutturale. Allinterno, è di Antonello Gagini il marmo
dellAnnunciazione, scultura esile per proporzioni, ma di elegante decoro nel
panneggio. È del 1536 il Tabernacolo gaginesco in marmo bianco, mentre è chiaramente
firmata da Antonio Gagini la "Madonna con Bambino". |

Nella stessa Chiesa Madre, autentico scrigno di memorie di
uomini e di opere, è il "Polittico Antonelliano", sul quale tante pagine sono
state scritte da autorevoli critici per identificarne autore e svelarne lenigma, il
cui fascino resta sempre immutato e non si cela ai devoti. |
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Da Ficarra, il
nostro viaggio in una fuga crescente di paesaggi ha come punto di arrivo la cittadina di Brolo, adagiata sulla costa
tirrenica. Qui labitato è sotto la mole della torre del Castello, le cui vicende
sono legate alle generazioni che vi hanno abitato. |
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La Chiesa parrocchiale, dedicata allAnnunziata,
costruita alla fine del secolo XVIII da Ignazio Abate, è dignitosa nelle forme e nelle
linee architettoniche.
Album fotografico |
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