Musei di Arte Sacra in Diocesi |
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Gioiosa Marea |
Visita virtuale |
Il Museo di Arte Sacra di Gioiosa Marea, progettato in collaborazione
tra il Comune, la Parrocchia San Nicolò e la Diocesi, è altro luogo
qualificante del Museo diffuso in diocesi. Organicamente collegato col
Museo diocesano, si relaziona con i numerosi beni culturali e con le
varie testimonianze di rilevante valenza artistica presenti in Gioiosa
Marea e nei comuni dei Nebrodi e della Costa Saracena. |
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L’esposizione, variegato mosaico di
testimonianze culturali, nel limitato spazio disponibile,
presenta opere significative dei periodi più importanti della
storia religiosa e civile della cittadina di oggi e di ieri,
Gioiosa Marea e Gioiosa Guardia.
Borgo, quest’ultimo, posto in alto sulla montagna, a sette
chilometri dal mare e scardinato, nella penultima decade del
diciottesimo secolo, da tremendi terremoti (1780, 1783 e 1786)
che costrinsero gli abitanti al trasferimento sulla costa, dando
origine alla Gioiosa di oggi. |
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In un tempo prodigiosamente breve,
chiese, altari, statue, tele, vie e luoghi civici vengono
armonicamente ricomposti e quasi plasticamente riprodotti.
Agli inizi del 1800 la riedificazione è quasi completa.
Pertanto, le opere presenti nel Museo d’Arte Sacra di Gioiosa
Marea consentono di ripercorrere alcuni dei momenti più
importanti della storia civile e religiosa sin dai tempi della
vitalità di Gioiosa Guardia. |
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Provenienti dalle chiese di San
Nicolò e di Santa Maria, queste opere d’arte costituiscono la
testimonianza dell’attenzione che nel passato era dedicata al
culto e all’arredo delle chiese.
Le testimonianze artistiche vanno dal XVII al XX secolo, e, tra
di esse, si trovano pregevoli paramenti, tra cui piviali,
tunicelle e pianete ricamati con fili d’oro e di seta, già
esposti in rassegne nazionali e nella mostra “La seta e la
Sicilia” tenutasi a Messina nel febbraio-marzo 2002, che
attestano la cura e la tutela di uno splendido patrimonio
salvato dalla dispersione e dalla indifferenza. |
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Opere seriche, rimaste per lungo
tempo nel chiuso delle sagrestie, ora si offrono nella loro
straordinaria bellezza a testimoniare la fecondità di laboratori
e di artigiani dell’area nebroidea, che attraverso arredi e
manufatti liturgici hanno segnato la storia artistica della
Chiesa in questa zona.
Il loro valore più recondito attiene pertanto alla rivisitazione
storica che permette di riscoprire il cammino di fede attraverso
l’agire delle varie generazioni.
È di immediata percezione il loro pregio, poiché in esse si
manifesta la capacità creativa di artisti, ricamatori e
maestranze che hanno soddisfatto le richieste delle committenze
illuminate (vescovi, parroci, confraternite, privati…)
imprimendo nella materia il senso religioso e la devozione della
comunità cristiana. |
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Tra i manufatti
in argento (calici, navicelle, turiboli, ostensori, pissidi,
urna, reliquiari, crocifissi, corone…), spicca il grande
ostensorio (h. cm 80), opera di argentiere messinese del XVII
secolo. Si
tratta di una valida realizzazione d'argento che all'originale
soluzione formale unisce una fine decorazione, realizzata a
sbalzo ed incisione, e un interessante impianto iconografico.
Nella parte superiore (raggiera) sono sbalzate spighe di
frumento che circondano il vano per l'esposizione dell'ostia
consacrata. Il fusto dell'oggetto è costituito dalle figure
realizzate in fusione e che rimandano al sacrificio che Abramo
stava per compiere del figlio Isacco. L’oggetto risulta, dunque,
di alto pregio, per l'elevata qualità dell'esecuzione, per la
omogeneità e la coerenza della decorazione. |
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Nella stessa sala museale è riunito
un gruppo di tele significative delle operose botteghe
artistiche del Settecento siciliano, che rimandano al maestro e
pittore Olivio Sozzi (1690-1765), che per Gioiosa Marea produsse
un considerevole numero di opere. Tele che riflettono una libera
e sciolta elaborazione degli schemi conchiani, di cui Sozzi
riduce gli elementi architettonici, affidando la costruzione
spaziale ad un abile ed acceso gioco coloristico di drappi mossi
e rigonfi, entro cui le figure vibrano di tensione religiosa.
Le grandi pale, eseguite dal Sozzi e custodite a Gioiosa nelle
Chiese di San Nicolò e di Santa Maria, costituiscono un
complesso unico, e per la qualità esecutiva e l'ottimo stato di
conservazione, e per la certezza della documentazione. |
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Al centro della sala, nei due
contenitori bassi, sono esposti esemplari di antichi libri
liturgici, documenti dell’archivio storico parrocchiale e
rarissime cinquecentine, importanti testimonianze della vitalità
culturale e religiosa di Gioiosa.
La buona qualità delle opere esposte rappresenta efficacemente
la sensibilità ed i sentimenti religiosi delle passate
generazioni e nel contempo evidenzia ancor più che “la Chiesa,
maestra di vita, non può non assumersi anche il ministero di
aiutare l’uomo contemporaneo a ritrovare lo stupore religioso
davanti al fascino della bellezza e della sapienza che si
sprigiona da quanto ci ha consegnato la storia”. |
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L’esposizione
museale è un’arricchente proposta culturale e spirituale sia per
la comunità cristiana che per la società civile, sia come bene
della memoria, sia come spazio di custodia di opere d’arte, che
nei secoli hanno contribuito alla crescita morale e civile delle
passate generazioni. Oggi indubbiamente costituiscono frammenti
vivi del passato di una comunità e documenti indispensabili per
ricostruirne e conservarne l’identità civile e religiosa.
Il percorso museale
si relaziona ed è punto di partenza per la visita alla cittadina
di Gioiosa Marea e al ricco e fecondo patrimonio artistico
esposto nella Chiesa parrocchiale adiacente al Museo e nella
vicina Chiesa Santa Maria.
Questi luoghi, insieme ad altre opere d’arte, ospitano preziose
tele del citato Olivio Sozzi ed interessanti “Madonne”, opere
marmoree di scuola gaginiana, che, nel candore translucido del
marmo, posseggono armonie rispondenti alle idealità
rinascimentali e che traggono ispirazione dal volto e dal corpo
delle fanciulle dell'Isola. |
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Per informazioni |
Parrocchia San Nicolò:
Tel/Fax 0941 301015
Ufficio Turistico Comunale: Tel. 0941 363323
Ufficio Diocesano Beni Culturali: Tel/Fax 0941 240866 |